Incontro Culturale Erasmus 2016


Si è tenuta ieri la conferenza di apertura dell’Incontro Culturale Erasmus 2016, presso la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. “Erasmus: awakening wanderlust since 1987” è il tema proposto da Erasmus Student Network Italia per un dibattito coordinato da Federico Cinquepalmi, direttore dell’ufficio per l’internazionalizzazione della formazione superiore (MIUR) e moderato da Federico Taddia.

Innumerevoli i vantaggi per l’Unione Europea: il bilancio tracciato in vista dei trent’anni del programma Erasmus è assolutamente positivo. Lo sottolinea Maria Letizia Melina: “la libertà di circolazione e soggiorno delle persone all’interno dell’UE costituisce la pietra angolare della cittadinanza dell’Unione”, e il programma Erasmus ne è chiaramente l’emblema. L’abbattimento delle barriere, la libertà di pensiero: fattori alla base della crescita dei cittadini europei, membri di una società cosmopolita che sa apprezzare la multiculturalità.

Si tratta di un “programma che unisce” secondo Sara Pagliai di INDIRE, di concerto con Alberto D’Alessandro del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, per il quale “l’Erasmus è il vero cemento dell’Europa”. L’Italia infatti è al quarto posto per mobilità in uscita, e rappresenta da sola il 10% della mobilità europea. Si tratta di una “storia di successo”, con richieste in costante crescita, e sempre nuove prospettive di investimento.

A tal proposito, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e studente in mobilità nel 1990 Sandro Gozi interviene con un videomessaggio che invita a rendere la celebrazione un punto di partenza per futuri sviluppi, la cui importanza è sottolineata anche dall’intervento di Flavio Corradini, magnifico rettore dell’Università degli studi di Camerino.

“Viviamo di università”, sottolinea emozionato Corradini, e si tratta di una dimensione internazionale, animata dalla “curiosità di vivere la multiculturalità”. Una curiosità che va vissuta avendo sempre “la valigia pronta”, aggiunge Sofia Corradi, affettuosamente nota come Mamma Erasmus e fautrice di una battaglia ventennale per il riconoscimento dello studio all’estero.

Il programma Erasmus è per tutti, oltre ogni valore accademico: è un costante invito a vivere i propri sogni, far valere la propria opinione, scoprire e scoprirsi, in una continua crescita personale. Insegnamento valido anche per la medaglia d’oro Martina Caironi, che racconta il suo Erasmus, un’esperienza indimenticabile e accessibile a tutti.

La Generazione Erasmus intraprende dunque un percorso inarrestabile: anche al termine dell’esperienza di mobilità continua a vivere la dimensione europea, grazie ad associazioni come GaragErasmus. La testimonianza di Francesco Cappé è quella di un network che favorisce lo sviluppo professionale, riproponendo una libera circolazione di talenti in luogo di una mera fuga di cervelli.

Un simile approccio permette di estendere i vantaggi della mobilità a tutti i giovani, non più o non solo studenti: Silvia Strada interviene per l’Agenzia Nazionale per i Giovani, che punta ad una cittadinanza attiva, grazie al già ventenne Servizio Volontario Europeo.

Conclude i lavori il presidente di Erasmus Student Network Italia Valentina Presa, che riceve la Medaglia Presidenziale al progetto Incontro Culturale Erasmus, e ringrazia tutti i volontari dell’associazione impegnati in una solidale raccolta di libri da donare alle scuole del Centro Italia colpite dal terremoto.

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