Biologico: è boom anche nel Lazio


Il biologico in Italia vola alto, dimostrando di non essere solo una moda passeggera, ma una tendenza che si sta consolidando pienamente. Come affermano i dati ANSA, difatti, sono in aumento le persone che desiderano acquistare e mangiare bio: l’87% delle famiglie (8 su 10) sceglie di servire sulla propria tavola prodotti biologici. Il motivo? La salute, la sicurezza, il rispetto per l’ambiente, la bontà.

Il biologico da elemento elitario, come era stato avvertito negli ultimi anni, sta diventando sempre di più un fenomeno di ampia portata e questo successo è riscontrabile anche in campo economico, il giro d’affari che ne deriva ha sfiorato recentemente i 5 miliardi di euro. Nielsen stima che nell’ultimo anno le vendite del biologico per la grande distribuzione abbiano superato gli 1,27 miliardi di euro.

Col crescere della domanda da parte dei consumatori, si investe, di conseguenza, nel biologico in campo agrario; ciò spiega l’aumento nel 2016 delle superfici coltivate con questo metodo (oltre 3.000 mila ettari) e degli operatori interessati (+20,3%).

Il modello agrario italiano si conferma in questo modo come uno tra i più sostenibili d’Europa e si afferma anche come il più green del vecchio continente con 600mila aziende agricole bio, una massiccia tutela della sicurezza alimentare e della biodiversità, nonché il divieto di coltivazioni OGM. Un valore aggiunto che rende il nostro paese più sostenibile e salutare dal punto di vista alimentare.

Il Lazio, che più volte si è affermato tra le prime regioni per le produzioni biologiche, nell’ultimo anno ha incrementato il settore primario con allevamenti e coltivazioni bio in linea con quelle che sono le caratteristiche del territorio, facendo a meno dell’impiego di prodotti chimici e sintetici; ad oggi, infatti, si contano più 3.450 aziende agricole che hanno abbracciato la concezione green del biologico nella nostra regione.

Si va sempre più affermando inoltre la cultura legata al biologico con fiere ed eventi di settore, ne è un esempio SANA 2017 il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale giunto alla 29° edizione, che di recente si è tenuto a Bologna, dove 18 aziende laziali, specializzate in produzione e alimentazione bio, hanno partecipato con i loro prodotti della terra e le pietanze da essi ricavati.

Aumenta anche la richiesta di profili professionali legati al mondo green e proprio per questo motivo diverse realtà accademiche sono sorte sul nostro territorio. Nella provincia di Latina, ad esempio, è molto attivo l’ITS Bio Campus, una scuola post-diploma, nata nel 2010 che propone due percorsi di specializzazione dedicati al settore, uno ad indirizzo agrario e l’altro per l’enogastronomia di qualità. L’istituto ha da poco indetto la selezione per gli iscritti al nuovo anno (per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web www.fondazionebiocampus.it dove scaricare il bando). L’ITS propone inoltre degli Open Day dedicati ai due percorsi accademici, il 21 Settembre si terrà una lezione di cucina con lo chef Gianluca Scolastra, mentre il 26 Settembre si potrà assistere ad una lezione di apicoltura con il Prof. Antonio Lo Iacono e la Dott.ssa Tiziana Zottola dell’Istituto Zooprofilattico di Latina. Due occasioni da non perdere soprattutto per i più giovani, per conoscere da vicino nuove opportunità di formazione nel settore biologico.

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