EUYO. Approvato finanziamento fino al 2020


Trovato l’accordo a Bruxelles sotto la presidenza di Silvia Costa per il Parlamento europeo con la Presidenza bulgara del Consiglio dei Ministri e la Commissione europea per dare futuro all’orchestra europea dei giovani garantendo un cofinanziamento adeguato della UE di 600mila euro l’anno fino al 2020.“Come parlamentare europea e come italiana sono molto soddisfatta del successo che abbiamo ottenuto sulla nostra proposta di non interrompere la straordinaria esperienza dell’EUYO, l’orchestra europea dei giovani fondata 41 anni fa da Claudio Abbado e da Lionel Bryar, un’orchestra unica in Europa perché costituita da eccellenti giovani musicisti di tutti i Paesi europei, preselezionati ogni anno in ambito nazionale”, dice l’europarlamentare Costa al termine del Trilogo che ha portato al raggiungimento dell’accordo. “Apriamo l’Anno Europeo del Patrimonio culturale – prosegue Costa- con una bella notizia per i giovani musicisti che potranno continuare a condividere questa meravigliosa esperienza di condivisione di una “cittadinanza musicale europea” anche dopo la Brexit , grazie alla nostra offerta, raccolta subito dal ministro Franceschini, dalla Rai e dal Sindaco di Ferrara, di trasferire la sede da Londra in Italia, nel Teatro Abbado di Ferrara e presso la Rai che continuerà a svolgere le audizioni dei musicisti italiani e contribuirà a sostener l’attività della EUYO. L’Orchestra continuerà a tenere le summer School a Grafenegg (Austria) e a Bolzano e amplierà il suo programma di concerti e formazione in ambito europeo e internazionale. Il primo concerto 2018 sarà infatti il 30 marzo a Ferrara per celebrare insieme l’Anno europeo del Patrimonio culturale. “Abbiamo alle spalle un periodo molto travagliato su questo tema in Europa, a partire da quando, nel 2016, l’orchestra rischiò di chiudere per carenza di risorse. È stato per l’impegno nostro in Commissione Cultura, che allora presiedevo, se la Commissione europea ha accettato di continuare a finanziare l’orchestra” aggiunge Costa. “Oggi con questa decisione la mettiamo in sicurezza fino al 2020, anno in cui sarà approvato il nuovo programma europeo 20/27 dedicato alla cultura, occasione nella quale mi auguro ripristineremo gli ambasciatori europei della cultura ,includendo anche altre istituzioni eccellenti europee”. “In questo provvedimento – conclude Silvia Costa- chiediamo anche che l’orchestra sviluppi una maggiore capacità di coinvolgere musicisti di tutti gli Stati Membri anche con selezioni nazionali pubblicizzate in modo adeguato, e che trovi, accanto ai fondi europei e ai contributi nazionali, anche altre risorse di sponsors nonché una maggiore visibilità nei media anche online europei. Mi auguro che la Rai, insieme alla Unione delle televisioni pubbliche europee, sia in prima fila in questo compito, come assicurato dalla presidente Monica Maggioni, che è anche vice presidente di EBU.”

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