“Ab” Diouf, il pallavolista-scrittore innamorato di Sabaudia


L’Istituto Estetico Italiano Sabaudia continua la sua avventura nel campionato di pallavolo maschile di serie B, il terzo torneo italiano per importanza dopo la serie A1 e la serie A2. La squadra pontina è l’unica rappresentante della provincia che partecipa a questo tipo di campionato e, dopo un avvio un po’ in salita, ora le cose stanno iniziando ad andare per il verso giusto. “Dobbiamo continuare a lavorare sempre al massimo, migliorare e far crescere i nostri sistemi di gioco con l’allenamento e poi trasformare tutto durante le partite” spiega Abdou Diouf, centrale di 28 anni italo-senegalese, cresciuto ad Arezzo e laureato in biologia a Firenze. Diouf, alla prima stagione a Sabaudia in serie B, non è solo un centrale di pallavolo ma è anche uno scrittore che ha già realizzato il romanzo “E’ sempre estate” edito da goWare, casa editrice fiorentina: il libro, che dopo qualche mese aveva già venduto oltre 2.000 copie, si può ordinare nelle librerie e acquistare anche su Amazon. “A Sabaudia mi trovo molto bene e devo dire che è un posto molto tranquillo, ideale sia per chi vuole giocare, ma anche per chi cerca ispirazione per scrivere – riprende il pallavolista – ci tengo anche a dire che qui a Sabaudia siamo messi nelle condizioni di fare bene, posso dire che si tratta di una delle società migliori in cui sono stato. Voglio premettere che fare sport a livello professionistico è un privilegio come lo è pure scrivere, in pratica vieni pagato per fare una cosa che ti piace moltissimo: la passione per la scrittura è nata molto tempo dopo e l’ho scoperta proprio grazie alla pallavolo”.

SOCIAL E SCRITTURA“Tra un allenamento mattutino e un allenamento pomeridiano avevo molto tempo libero e nei periodi in cui non avevo esami o lezioni mi divertivo a scrivere e raccontare storie di vita quotidiana sulla mia pagina Facebook che si chiama “Accettare con serenità che certe cose non le accetterai mai con serenità” e che esiste da ormai sette anni e che oggi conta più di 120mila fans. Mi firmavo con un anonimo “Ab”, giorno dopo giorno le interazioni tra me e chi seguiva la pagina aumentava, commentavano e condividevano i brevi racconti. Brevi racconti che poi ho iniziato a trasformare in storie. Storie d’amore, storie d’amicizia, ma soprattutto storie di chi riusciva a vedere il mondo da un altro punto di vista. Storie che intitolavo “Appunti di un libro che non ho mai scritto”. E i commenti mi confermavano che non ero l’unico a vedere e notare certe cose, allora iniziai anche a parlare degli altri attraverso me. Il bello dell’anonimato è anche questo. Su quella pagina “Ab” poteva essere chiunque. “Dai voce ai miei pensieri” lessi una volta. Io che ho sempre scritto per me, per una sorta di sfogo, forse dopo quell’affermazione ho capito che scrivere non solo era utile a me, ma anche ad altri”.

LA NASCITA DEL LIBRO“Tra i fan della Pagina, non lo sapevo, ma c’erano anche alcune case editrici e una mattina mi arrivò un messaggio. “Ti va di trasformare i tuoi appunti di un libro che non hai mai scritto in un vero libro?” Una cosa è scrivere pezzi di vita su una pagina Facebook, un’altra è scrivere un romanzo, ci pensai molto prima di decidere, poi è successo quello che succede sempre quando una persona prende coraggio e si butta. Le cose belle. È nato “È sempre estate” ed è una delle cose più belle che mi siano successe. Non per il successo, ma per le persone che ho conosciuto e incontrato poi. In questo momento sto finendo il secondo libro”.

Nella foto: Ab Diouf con il libro sul campo della Superlega con Savani, Rossi e Sottile della Taiwan Excellence Latina

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