Regione Lazio

Bilancio: meno tasse, più investimenti per la crescita del Lazio


Taglio delle tasse, investimenti, coesione sociale e crescita al centro del Bilancio approvato questa notte. Dalle tasse alle imprese, allo sviluppo, fino agli investimenti per la scuola, la messa in sicurezza degli edifici, i trasporti, i rifiuti, l’ambiente, la cultura: ecco di seguito tutti i dettagli sui principali provvedimenti adottati,

17,7 miliardi di euro: a tanto si attesta il Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019 approvato questa notte dal Consiglio regionale del Lazio. La parte libera ammonta a 3,194 miliardi di euro, escludendo la sanità, per 12 miliardi di euro; la quota nazionale trasporti, per 575 mln; e le altre risorse vincolate, di cui 1,167 miliardi per pagare gli oneri finanziari sul debito, 1,124 miliardi per le spese fisse e obbligatorie (TPL, spese per il personale, per gli organi costituzionali, per gli enti e per le società controllate), oltre a 903 milioni per le altre politiche correnti e di investimento e circa 323 milioni per il fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Ecco quali sono i pilastri della manovra di bilancio 2017:

Meno tasse per tutti. Uno dei provvedimenti centrali della manovra è rappresentato proprio dal taglio del prelievo aggiuntivo dell’addizionale regionale. In totale, si parla di circa 110 milioni di euro all’anno di risparmi complessivi per i cittadini. L’esenzione viene applicata in base a criteri di progressività attraverso i quali consentire il maggior beneficio ai redditi bassi e medi. Tra le altre cose è stata introdotta anche l’esenzione dell’addizionale regionale Irpef per le famiglie con disabili ultrasettantenni con reddito fino a 50mila euro.

In particolare, il taglio del prelievo aggiuntivo dell’addizionale regionale Irpef prevede:
il taglio dello 0,6% per gli scaglioni di reddito compresi tra 15mila euro a 28mila euro (prelievo complessivo 2,73% rispetto all’attuale 3,33%)
il taglio 0,4% per gli scaglioni di reddito compresi tra i 28mila euro e 55mila euro (prelievo complessivo 2,93% rispetto all’attuale 3,33%)
il taglio dello 0,1% per gli scaglioni di reddito compresi tra i 55mila euro e i 75mila euro (prelievo complessivo 3,03%)
Confermate, inoltre, le altre agevolazioni fiscali già attive dagli scorsi anni, che comporteranno per i contribuenti del Lazio un risparmio di 220 milioni di euro di minori tasse a partire da quest’anno. In particolare:
l’esenzione dalla maggiorazione dell’addizionale regionale per i contribuenti con reddito fino a 35 mila euro
l’esenzione dalla maggiorazione per le famiglie con uno o più figli disabili e reddito fino a 50mila euro
l’esenzione dalla maggiorazione dell’addizionale regionale per i nuclei familiari con reddito fino a 50mila euro e 3 o più figli a carico
Circa 520 mila contribuenti pagheranno una quota di addizionale regionale Irpef inferiore rispetto all’anno precedente che si aggiungono ai 2,3 milioni di contribuenti già esentati nel biennio 2014-2015 dalla maggiorazione del prelievo decisa in precedenza. Complessivamente i contribuenti del Lazio beneficiano di un taglio dell’addizionale regionale Irpef di 323 milioni di euro.

Abolita anche la quota regionale del ticket sanitario. Dal 1° gennaio 2017 la Regione, anche in virtù del buon andamento del bilancio della sanità del Lazio, ha eliminato il pagamento dell’extra ticket sanitario per i cittadini, con un risparmio di 21 milioni di euro.

Va avanti il percorso di risanamento finanziario. Le operazioni finanziarie realizzate hanno consentito di contenere fortemente gli oneri per il servizio del debito con un beneficio per la Regione pari a 173,4 milioni di euro all’anno, garantendo quindi un risparmio sugli oneri per gli interessi comportati dalla ristrutturazione del debito.

Gli investimenti. Il piano degli investimenti rappresenta il secondo pilastro della manovra di Bilancio. Complessivamente sono stati programmati interventi per 1,3 miliardi di euro per potenziare, riqualificare e ammodernare le reti infrastrutturali del territorio e promuovere interventi strategici su mobilità, edilizia sanitaria e ambiente. In particolare, sul totale delle risorse, investiamo 504 milioni di euro di fondi regionali, e 836 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione.

Ecco alcune delle principali iniziative previste:

50 milioni di euro per “Casa Italia”, il programma di adeguamento e messa a norma degli edifici pubblici nei Comuni a maggiore rischio sismico esterni al perimetro del cratere interessato dai recenti terremoti che hanno devastato, nel versante Laziale, Amatrice, Accumoli e gli altri Comuni del reatino

82 milioni di euro per tutela delle risorse idriche e difesa del suolo

21,2 milioni di euro per il ciclo virtuoso dei rifiuti

264 milioni di euro per il programma di edilizia sanitaria: per i lavori di ammodernamento del Policlinico Umberto I, l’ampliamento dell’ospedale Grassi di Ostia, il nuovo presidio ospedaliero dei Castelli. Nel piano di intervento sono compresi anche gli interventi per la ristrutturazione della rete sanitaria di strutture territoriali e dei Centri di Salute Mentale.

154 milioni di euro per l’ammodernamento della ferrovia Roma – Viterbo

180 milioni di euro per la linea ferroviaria Roma – Lido

200 milioni di euro per la superstrada Orte – Civitavecchia

20 milioni di euro per la bonifica ambientale della Valle del Sacco

75 milioni nel triennio 2017/2019 per il programma straordinario di raccolta differenziata dei rifiuti

Mobilità: 930 mln di euro per trasporto pubblico locale, agevolazioni tariffarie, contratto Trenitalia. In particolare:

240 milioni per il Tpl di Roma Capitale, come previsto dal Patto per Roma siglato tra Regione e Roma Capitale

64 milioni destinati al tpl dei Comuni del Lazio

33,6 milioni per ricapitalizzazione e investimenti Cotral

13 milioni destinati alle agevolazioni tariffarie

5,7 milioni di euro per il trasporto marittimo.

A queste risorse, si aggiungono 574 milioni di euro del fondo nazionale trasporti di cui 90 milioni versati direttamente ad Atac per la gestione delle ferrovie ex concesse, 235 milioni di euro per il contratto Trenitalia e 254 milioni di euro per il contratto Cotral.
156 milioni di euro per lavoro, sviluppo economico, università e ricerca.

In particolare, le azioni principali:

9 milioni di euro per i Lavoratori socialmente utili (Lsu). Fondi destinati a favorire l’impiego dei lavoratori e lo svuotamento del bacino in carico all’Amministrazione. Attualmente gli Lsu precari sono 690 rispetto ai 1200 del 2013.

30 milioni di euro per le Politiche Attive del Lavoro, in particolare per promuovere la ricollocazione di chi ha perso il lavoro grazie alle risorse comunitarie del Fondo sociale europeo.

3,5 milioni di euro per le imprese del settore aeromobile. La concessione dei contributi è condizionata alla stabilizzazione dei lavoratori precari o all’assunzione di nuovo personale.

Per le azioni a sostegno del sistema produttivo del Lazio, nei settori dell’innovazione, della ricerca e delle startup, la Regione ha programmato interventi nel triennio superiori a 26 milioni di euro tra risorse in conto capitale e spese correnti tra le quali:
5 milioni di euro per le reti di impresa;
10 mln di euro nel triennio 2017/2019 per le azioni di sostegno alla ricerca, allo sviluppo e al trasferimento tecnologico;
3,5 milioni di euro per il rafforzamento delle iniziative per le Startup innovative e la riduzione della pressione fiscale nel triennio 2017/2019;
3 milioni nel biennio 2017- 2018 per l’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio;
93 milioni di euro per l’istruzione e il diritto allo studio universitario e scolastico, con particolare attenzione all’assistenza ai disabili. Sono anche previste misure per l’acquisto di testi e per il rimborso in servizi della tassa universitaria.

20,7 milioni di euro (quota regionale) sono destinati al finanziamento della Ricerca sul progetto triennale strategico del Distretto Tecnologico della Cultura (DTC).

“Una manovra storica che conferma il volto nuovo di una Regione capace di tagliare le tasse alle famiglie e alla classe media e nello stesso tempo di fare più investimenti nei servizi, a partire dal trasporto pubblico e dall’edilizia sanitaria, dal lavoro e dallo sviluppo – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo salvato il Lazio dal fallimento, come certificato anche dalla Corte dei Conti. Possiamo essere tutti soddisfatti di aver approvato misure che proseguono il nostro impegno nel segno della giustizia sociale, dell’equità e della crescita. È la dimostrazione che cambiare è possibile e soprattutto cambiare in meglio. Possiamo essere tutti soddisfatti di aver approvato misure che proseguono il nostro impegno nel segno della giustizia sociale, dell’equità e della crescita per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati a inizio mandato di ricostruire il rapporto di fiducia della nostra comunità nell’istituzione regionale. E di questo – conclude Zingaretti – ringrazio tutta la squadra che mi è accanto, gli assessori regionali, i consiglieri di maggioranza, le forze politiche di centrosinistra e anche l’opposizione per il contributo dato”- ha detto ancora Zingaretti.

“Le politiche di ottimizzazione della spesa regionale realizzate in questi ultimi tre anni ci hanno messo nella condizione di adottare una manovra finanziaria che coniuga i vincoli di finanza pubblica volti al rispetto del pareggio di bilancio con l’adozione di nuove misure di riduzione della pressione fiscale nel segno dell’equità sociale e dell’attenzione ai ceti più deboli- così Alessandra Sartore, assessore al Bilancio, che ha aggiunto: sono previste azioni di sostegno per il welfare regionale, le politiche del lavoro, lo sviluppo economico. Complessivamente possiamo parlare di una manovra di Bilancio proiettata a sostenere con interventi concreti, il reddito delle famiglie, la coesione sociale e lo sviluppo del territorio”- ha detto ancora Sartore.
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