Isabelle Huppert vince il Critics’ Circle Film Award per “Le cose che verranno – L’avenir”


“Il premio accende i riflettori su un film che racconta in maniera onesta e sincera della vita di una donna, in un modo realistico, senza nessuna fantasia, così com’è. Un film che parla alle donne ma anche agli uomini e, a giudicare dal grande successo che sta avendo in molti paesi, dà un chiaro segnale che dovrebbero essere realizzati più film come questo. Bisogna raccontare più storie che parlano di donne, ed il cinema ha il potere per farlo”.

Così Isabelle Huppert commenta il suo trionfo come attrice dell’anno ai prestigiosi Critics’ Circle Film Awards per il ruolo di Nathalie, professoressa di filosofia protagonista de Le cose che verranno – L’avenir. L’attrice, simbolo del cinema francese, durante la serata di premiazione è stata anche insignita col Dilys Powell Award per l’eccellenza nel cinema, che si aggiunge al recente Golden Globe e alla candidatura ai prossimi Academy Awards. Le cose che verranno – L’avenir, film che aveva già ottenuto l’Orso d’Argento a Berlino per la miglior regia e conquistato il pubblico del Festival di Torino, è firmato da una delle più talentuose autrici del cinema francese, Mia Hansen-Løve, e arriverà nelle sale italiane il 13 aprile distribuito da Satine Film.

Sinossi – Nathalie insegna filosofia in un liceo di Parigi. Per lei la filosofia non è solo un lavoro, ma un vero e proprio stile di vita. Un tempo fervente sostenitrice di idee rivoluzionarie, ha convertito l’idealismo giovanile “nell’ambizione più modesta di insegnare ai giovani a pensare con le proprie teste” e non esita a proporre ai suoi studenti testi filosofici che stimolino il confronto e la discussione. Sposata, due figli, e una madre fragile che ha bisogno di continue attenzioni, Nathalie divide le sue giornate tra la famiglia e la sua dedizione al pensiero filosofico, in un contesto di apparente e rassicurante serenità. Ma un giorno, improvvisamente, il suo mondo viene completamente stravolto: suo marito le confessa di volerla lasciare per un’altra donna e Nathalie si ritrova, suo malgrado, a confrontarsi con un’inaspettata libertà. Con il pragmatismo che la contraddistingue, la complicità intellettuale di un ex studente e la compagnia di un gatto nero di nome Pandora, Nathalie deve ora reinventarsi una nuova vita.

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