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Letture e un “rap” contro il bullismo alla scuola di Sermoneta


Come si riconosce un bullo? Come si affronta il fenomeno del bullismo e cyberbullismo? L’Istituto Comprensivo di Sermoneta, nell’ambito del “Progetto lettura”, progetto chiave del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, in occasione della Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, ha voluto approfondire l’argomento attraverso l’incontro con Diego Mecenero, autore del fortunato libro “Smontabulli”.
Nelle scorse settimane il volume è stato letto nelle classi IV e V dei plessi di Pontenuovo e Sermoneta Scalo: ieri mattina i ragazzi hanno dibattuto con lo scrittore sviscerando il bullismo nelle sue varie forme, i comportamenti da adottare e quelli da evitare, sottolineando l’importanza di parlare con gli adulti del problema, perché un “bullo” può essere recuperato. Altri aspetti affrontati: cosa porta un bullo ad essere tale, come sceglie le sue “vittime”, quali sono le conseguenze. Il fenomeno è in costante aumento in tutte le normali dinamiche sociali: scuola, sport, amici. Coinvolge ragazzi e ragazze in egual misura e nasce da un malessere vissuto in famiglia, lì dove spesso mancano i valori. I bambini hanno realizzato cartelloni, scritto componimenti e anche un “Rap” contro i bulli, oltre a prendere parte a un gioco di ruolo. Il bullismo è strettamente connesso con il “cyberbullismo”, quindi attraverso internet e i social media di cui bambini e ragazzi sono assidui “consumatori”.
Il dibattito che ne è scaturito ha fatto prendere consapevolezza ai bambini, sia ai bulli che alle vittime, che il bullismo è sbagliato sotto qualsiasi punto di vista. Il problema del bullismo si sposa con i riferimenti pedagogici dell’Istituto comprensivo di Sermoneta, che si basa sulla non esclusione di nessuno. Anche l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppina Giovannoli, partecipando agli incontri ha potuto rendersi conto dell’impegno di bambini ed insegnanti per contrastare questo fenomeno: «Proprio in età scolare si formano i bulli e le vittime, arginare bullismo e cyberbullismo rendendo consapevoli i bambini significa aiutare la loro crescita indirizzandola verso comportamenti corretti e rispettosi, senza prevaricazioni. Un insegnamento fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi e per questo mi complimento con il Dirigente Scolastico Enzo Mercuri, con le insegnanti ed i bambini per l’ottimo lavoro svolto, risultato dell’impegno profuso proprio dai ragazzi con la regìa di insegnanti attente e preparate. Questo grande bagaglio di conoscenza ci fa ben sperare che i nostri ragazzi, crescendo, potranno continuare a gridare il loro No al bullismo».

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