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Culmine della maratona per il lupo domenica 21 maggio : grande festa della natura e della bellezza grazie all’apertura gratuita di oltre 200 Oasi e Riserve dello Stato.

Ogni anno 300 lupi vengono uccisi in Italia da bracconieri, bocconi avvelenati o dall’impatto con le auto. Criminali di natura con doppiette e trappole e troppa disinformazione sono i pericoli per questa specie dal ruolo ecologico importantissimo. L’ultimo il macabro episodio è accaduto in provincia di Livorno, con un lupo scuoiato e appeso ad un cartello stradale. ll lupo ha bisogno di noi, e il WWF scende in campo per salvarlo: si tratta infatti di una specie importantissima come tutte quelle poste al vertice della piramide alimentare. E’ al lupo che si deve anche la possibilità di controllare la popolazione di cinghiali e altri ungulati e la cattiva informazione che lo perseguita rischia di creare ulteriori danni agli equilibri naturali.

Più del 20% degli esemplari italiani di lupo resta vittima dei bracconieri armati di fucili, trappole o esche avvelenate o muore investito da auto che attraversano con troppa velocità i territori dove vivono. Nemmeno le aree protette sono un rifugio sicuro per questi animali: nei Monti Sibillini, ad esempio, negli ultimi sei anni sono stati ritrovati 18 lupi morti, nel Parco della Majella lo scorso anno 4 lupi sono rimasti intrappolati dai lacci. La barbarie contro il lupo è particolarmente accanita in alcune zone calde di bracconaggio, come la provincia di Grosseto, in Toscana, dove lacci, veleno e fucili ancora uccidono decine di lupi, a volte persino esposti in modo provocatorio. Le stime italiane parlano di circa 300 lupi uccisi ogni anno su una popolazione complessiva (stimata) di 1.600 animali: ma i lupi uccisi potrebbero essere senz’altro di più dato che i bracconieri tendono a nascondere le carcasse per evitare conseguenze con la giustizia.

Il danno è enorme, con grave squilibrio per tutta la fauna nazionale. Se il lupo, grazie anche alle campagne del WWF condotte sin dagli anni ’70, si era salvato dall’estinzione recuperando il suo areale originario, oggi è di nuovo in pericolo e c’è bisogno di uno sforzo straordinario e a 360 gradi per salvarlo e aiutare a sradicare una rinnovata diffidenza di alcune comunità verso questo importante predatore.

I fondi raccolti durante la maratona di due settimane fino al 22 maggio il WWF promuove attraverso l’SMS solidale 45524 serviranno a finanziare i controlli sul campo delle Guardie volontarie attrezzandole con droni per sorvegliare le aree più a rischio, potenziare l’utilizzo degli sniffer-dog, cani addestrati a scovare le tracce di veleno sparso dai bracconieri, curare gli animali feriti nei centri specializzati, realizzare speciali attraversamenti stradali sicuri per lupi e orsi. L’aiuto al WWF servirà anche a sostenere gli allevatori ‘salva-lupo’ contribuendo al mantenimento dei cani da guardiania più adatti e assisterli con campi di volontariato; e poi una ‘scuola permanente e diffusa’ a difesa del lupo, come è nello stile del WWF da 50 anni, per informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e le scuole nella difesa del simbolo della nostra natura.

La raccolta fondi per salvare il lupo culminerà domenica 21 maggio quando le Oasi saranno in festa e aperte gratuitamente: quest’anno poi la Giornata verrà celebrata con una collaborazione speciale tra WWF e Arma dei Carabinieri .

Alla vigilia della Giornata Mondiale della Biodiversità – 22 maggio – WWF e i Carabinieri Forestali uniranno le loro forze per festeggiare la ricchezza naturale del nostro paese con eventi in tutta Italia.
Le circa 100 aree protette dal WWF dal nord al sud insieme a 130 Riserve naturali dello Stato saranno animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, momenti culturali, mercatini con prodotti bio, semplici momenti di svago, si svolgeranno durante l’intero arco della domenica.

Il massacro dei lupi va fermato subito. I crimini di natura sono una piaga nazionale per molte specie animali: una delle vittime più colpite negli ultimi anni è il lupo, simbolo della nostra natura selvaggia e della natura d’Italia.
L’uccisione illegale di specie protette è uno dei crimini ambientali più diffusi del nostro paese: 27 aree calde, vere e proprie trappole per orsi, lupi, grifoni, rapaci e migliaia di uccelli migratori e piccoli passeriformi, ma anche delfini e tartarughe. Per colpa di un pugno di criminali di ambiente non siamo ancora capaci di difendere la nostra straordinaria biodiversità, una delle più ricche al mondo con oltre 57.000 specie animali e quasi 8.000 vegetali. Il lupo è il simbolo di una natura che stiamo di nuovo perdendo, impoverendo così un paese noto non solo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche per l’incredibile varietà di animali e piante il cui valore è tuttora poco riconosciuto, ma una volta perso non sarà possibile tornare indietro.

Il bracconaggio in Italia e le Oasi del WWF
Il WWF ha da sempre combattuto questi crimini, sia con un nucleo di Guardie volontarie attive sul territorio, sia con le sue oltre 100 oasi protette. Le Oasi sono diventate in questi anni dei rifugi preziosi per le migliaia di animali migratori lungo il percorso del loro lungo viaggio dall’Africa al Nord Europa. Le oasi italiane hanno così contribuito a proteggere specie che appartengono alla comunità globale e che vanno difese nell’interesse di tutti. Cavalieri d’Italia, fenicotteri, aquile, anatre selvatiche, ma anche lupi, lontre, cervi sardi e tartarughe marine sono gli abitanti naturali delle aree protette dal WWF. Sono i nostri monumenti naturali.

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