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Una lezione di particolare interesse per il mondo scolastico si è tenuta di recente a Sabaudia in considerazione della testimonianza offerta da Mario Ciavaglia, nella veste di deportato nella Seconda Guerra Mondiale.
Tutto scaturisce, Il 27 gennaio scorso, dalla celebrazione della giornata della Memoria, allorché la professoressa Marilina Picano, in qualità di responsabile di innovazione e cultura, in collaborazione con la Dirigente Scolastica Professoressa Miriana Zannella, ho organizzato un incontro con il giornalista Mauro Nasi, presso la
Biblioteca dell’Istituto. Nella circostanza erano state coinvolte tutte le classi terze della scuola secondaria di I grado.
“Calce e Fiamma. Storia di deportazione, di fughe e d’amore. La vera storia di Mario Ciavaglia”, questo il titolo del testo presentato dal giornalista, che a ragione del contenuto aveva riscosso tanta attenzione e curiosità da parte dei partecipanti.
La trattazione di un argomento ritenuto emozionante e significativo, aveva così sollecitato i ragazzi della IIIA a scrivere una lettera alla persona coinvolta da quel triste e drammatico avvenimento.
Il sig. Mario Ciavaglia, dimostrando una sentita commozione, ha risposto prontamente alla lettera e ha deciso di incontrare i ragazzi, accompagnato alla moglie Marcella e dalla figlia Luciana.
L’incontro si è tenuto il 23 maggio scorso e per l’occasione è stato invitato anche un nonno, che ha dato testimonianza diretta della sua esperienza durante i due conflitti mondiali.
Un’estesa accoglienza da parte delle componenti scolastiche coinvolte nella riunione, che ha rappresentato una vera ‘lectio’ di storia con il recupero di alcuni eventi davvero importanti per la conoscenza di quel periodo particolarmente complesso.
La DS Miriana Zannella ha espresso a livello rappresentanze della Scuola “G.Cesare” di Sabaudia tutta la soddisfazione per la realizzazione di un’iniziativa così fortemente educativa. Ha commentato positivamente l’iniziativa e l’approccio con le persone coinvolte, a cominciare dal sig. Mario Ciavaglia che ha risposto all’invito con una lettera piena di sentimento.
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