Acqualatina risponde all’OTUC provinciale: la Società al lavoro sulle dispersioni di rete sin da inizio gestione


Si ritiene doveroso fornire chiarimenti in merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa e sui siti web locali, in questi giorni, che riportano dichiarazioni dell’Organismo di Tutela degli Utenti e dei Consumatori (OTUC) provinciale. L’OTUC, infatti, afferma che Acqualatina abbia sottovalutato le dispersioni di rete e l’emergenza idrica, ma la realtà è diversa.

Prima di tutto, Acqualatina ha intrapreso un percorso di rinnovamento della rete idrica sin da inizio gestione, investendo quanto previsto nel Piano degli Interventi, per queste voci. Bisogna ricordare, infatti, che Acqualatina, in qualità di Gestore, agisce sulla base del Piano degli Interventi approvato dalla Conferenza dei Sindaci, Piano che è tenuta a realizzare e rispettare.

Peraltro, nel corso degli anni, la voce del Piano relativa al recupero delle perdite e all’ammodernamento della rete è cresciuta sempre più, proprio su proposta di Acqualatina, sino a portare il progetto verso il ruolo centrale che ricopre anche oggi. Il risanamento delle reti, infatti, si attesta come soluzione fondamentale, al fine di stabilizzare il servizio, sia in condizioni di normalità che in presenza di forti carenze idriche, come quella attuale.

Sinora sono stati investiti circa 43 milioni di euro e oltre 75 milioni sono previsti nei prossimi anni. Il recupero avvenuto da inizio gestione è di circa il 10%, che equivale a oltre 12 milioni di metri cubi risparmiati all’anno.

Per quanto riguarda l’emergenza idrica, poi, Acqualatina ha fatto fronte a questa nuova problematica sin dal mese di settembre 2016, subito a ridosso dei problemi vissuti nel periodo estivo dello scorso anno e molto prima che in Italia si parlasse di “emergenza”, con una nuova proposta di rafforzamento del Piano degli Interventi.

Le modifiche, pensate per fronteggiare future carenze idriche, sono state approvate a dicembre, dalla Conferenza, e hanno dato vita al piano di lavoro “Nuove risorse”, basato su tre filoni: il rafforzamento delle centrali esistenti, l’individuazione di nuove fonti e l’accelerazione proprio del piano di ricerca perdite di rete.

Subito dopo l’approvazione, tutte le azioni sono state attivate in tempi record, accelerando il più possibile ogni iter, procedurale, autorizzativo e tecnico, nel rispetto della normativa vigente.

A maggio di quest’anno, inoltre, anticipando di mesi le dichiarazioni dello stato d’emergenza, per il Lazio arrivata solo nei giorni scorsi, e alla luce delle analisi dei dati di piovosità e dello stato delle fonti, Acqualatina ha evidenziato il rischio di una carenza idrica gravissima, la peggiore in assoluto.

Su queste basi, la Società ha varato un piano di azioni d’emergenza aggiuntive. Il piano è stato poi approvato dalla Conferenza dei Sindaci a luglio 2017, seppur parzialmente, con lo stralcio degli interventi di dissalazione temporanea nel Sud Pontino.

Si ritiene doveroso fornire questi chiarimenti al fine di fare chiarezza ed evitare confusione e disinformazione su un tema tanto delicato e sentito dalla popolazione.

Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.

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