Coletta incontra Papa Francesco. L’atelier Acanthus esempio di buona pratica di accoglienza


«Una grande emozione e un grande riconoscimento per tanti Amministratori che stanno lavorando nella convinzione che l’accoglienza è un dovere e una responsabilità». Così il Sindaco Damiano Coletta dopo avere incontrato Papa Francesco questa mattina in Vaticano. I temi della solidarietà e dell’inclusione al centro dell’udienza cui hanno partecipato i Sindaci dei Comuni italiani selezionati dall’Anci tra i più virtuosi in fatto di politiche per l’accoglienza degli immigrati.

Latina è stata citata tra i comuni più attenti al fenomeno dell’immigrazione e ai diritti dei migranti e l’esperienza dell’atelier Acanthus, gestito dalla cooperativa Astrolabio nell’ambito del progetto Sprar del Comune, un esempio di buona pratica in materia di integrazione. Ad accompagnare il Sindaco Coletta Pina Vallerotonda, referente per l’Astrolabio e Mireille, ex beneficiaria del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati del Comune di Latina, oggi dipendente presso la sartoria sociale di viale XXI aprile, testimonianza di un modello che funziona, capace di inserire un immigrato nella struttura della società e di restituirgli sogni e speranze. Il Sindaco e Mireille hanno consegnato al Papa un turbante, realizzato dalle donne rifugiate ospiti dell’atelier.

«Ci vogliono coraggio e tenerezza nell’amministrare. La tenerezza di prendersi cura dei più deboli» ha detto Papa Francesco ai rappresentanti dei comuni presenti ricordando i quattro verbi «fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare» ed esprimendo parole di solidarietà nei confronti dei Sindaci che con coraggio e responsabilità stanno affrontando il tema delicato dell’immigrazione. «Le Sue parole – afferma Coletta – sono state di grande aiuto e conforto. Papa Francesco ci ha mostrato sincera ammirazione per l’impegno che stiamo mettendo per rispondere alle sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, prudenza e lungimiranza. Nella consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare per abbattere il muro dell’intolleranza, siamo fermi nel ribadire il valore del rispetto della persona e che questi uomini e queste donne possono essere un’opportunità per il nostro paese, non solo un problema, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti attraverso l’inclusione».

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