Sabaudia. Convegno “Quale futuro per i PPI?”


Oggi, sabato 27 aprile si è tenuto presso il Centro di Documentazione Angiolo Mazzoni il convegno “Quale futuro per i PPI? Il Punto di Primo Intervento di Sabaudia non deve morire”, organizzato dal Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia e patrocinato dal Comune a cui ha partecipato l’assessore comunale Ennio Zaottini.

L’obiettivo del convegno è stato quello di sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza della struttura di via Conte Verde. Si è approfondito l’aspetto legislativo, organizzativo e tecnico in merito alla decisione della Regione Lazio (DCA U00257/2017), per la graduale trasformazione, in coerenza con quanto disposto dal DM n. 70/2015, dei PPI in postazione “118” medicalizzata. In tale contesto di riconversione potranno essere previsti punti di offerta di assistenza primaria organizzati come presidi ambulatoriali territoriali di medicina generale, nell’ambito di quanto previsto dall’Accordo recepito con DCA 376/2014.

Tale offerta dovrà essere garantita dall’attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, attraverso le forme associative dei medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale. In tale ambito potranno essere fornite anche prestazioni infermieristiche. Sarà inoltre valutata, sulla base della programmazione aziendale, la possibilità di realizzare ulteriori Case della Salute presso i presidi che oggi ospitano un PPI.

E’ stata illustrata la proposta della ASL (di fatto una attuazione pedissequa della scelta regionale, nella quale però non viene fatto cenno alle Case della Salute), quella dell’Ordine dei medici di Latina, quella dell’Ordine delle professioni infermieristiche e quella del nostro Comitato che chiede che la struttura di via Conte Verde, che oggi ospita il poliambulatorio e il PPI sia trasformata in una Casa della Salute con annesso come modulo aggiuntivo un PPI (sempre aperto H24) possibilmente potenziato con personale qualificato che abbia frequentato corsi di emergenza.

Convegno “Quale futuro per i PPI? Il Punto di Primo Intervento di Sabaudia non deve morire” –  L’incontro – dibattito è stato aperto con un video inviato dal prof. Francesco Saverio Proia, impossibilitato a partecipare per motivi di salute che ha ricordato l’evoluzione dell’assistenza in questi quaranta anni dall’avvio della riforma sanitaria e le prospettive anche in relazione alla crescita culturale degli infermieri professionali e delle altre professioni sanitarie.

Sono seguiti gli interventi degli altri relatori: la dott.ssa Rita Salvatori, vice presidente dell’Ordine dei medici di Latina, la quale ha illustrato la normativa statale e regionale e messo a confronto l’organizzazione del sistema di emergenza urgenza in alcune regioni; è seguito l’intervento della dott.ssa Annunziata Piccaro: presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche che ha messo in rilievo le funzioni che svolgono gli infermieri professionali all’interno dei PPI e il ruolo che potranno svolgere nell’ambito del sistema di emergenza urgenza.

Ha quindi preso la parola Franco Brugnola, promotore del Comitato organizzatore del convegno il quale ha ricordato gli interventi svolti fino ad ora che hanno portato ad una proroga del PPI sia a causa della mancata implementazione dell’assistenza territoriale che allo scopo di verificare meglio l’andamento dell’attività di tutti i sette PPI e di definire una loro rimodulazione appropriata alle varie realtà locali, ma che ha anche sollecitato il Comune affinché adotti una deliberazione consiliare per fare propria la proposta avanzata dal Comitato nel mese di gennaio che mira a far individuare la nostra città come sede di una Casa della Salute con tutti i moduli di base previsti dalla regione e con in più un PPI come modulo aggiuntivo (cosa del resto già presente da tempo in Emilia e Romagna).

Brugnola ha anche ricordato le difficoltà frapposte dalla ASL che non ha ammesso i Comitati e i cittadini a partecipare al processo di rimodulazione dei PPI, facendo presente che la ASL Latina dovrebbe comunque presentare alla regione una proposta di aggiornamento del Piano per l’Emergenza Sanitaria Territoriale (dovuto alla chiusura dei cinque ospedali) e del Piano strategico aziendale con una richiesta formale per l’attivazione della Case della salute, sottoscrivendo anche una intesa con la direzione regionale competente, impegnandosi a presentare in breve tempo un cronoprogramma ed un business plan.

C’è stato infine costruttivo intervento dell’assessore ai servizi sociali Comune di Sabaudia Ennio Zaottini che ha riferito circa gli interventi fin qui svolti dall’amministrazione comunale condividendo la proposta di utilizzare la struttura oggi sede del PPI e del poliambulatorio per una Casa della Salute dotata di personale adeguato, di tutte le più moderne attrezzature e di un modulo di PPI.

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