Mostra. “Opere Inutili di un Pittore Inutile” dal 13 al 24 agosto Palazzo Mazzoni


Dal 13 al 24 agosto sarà Sabaudia, la splendida cittadina affacciata sulle dune, ad ospitare le opere di Giuseppe Vittorio Scapigliati in arte Toscanaccio.  “Opere Inutili di un Pittore Inutile”, questo il titolo della Mostra promossa dall’Associazione Risus e curata dalla dott.ssa Giuliana Mosca , fa parte del programma degli eventi “Sabaudia in Vetrina-Estate 2019 e, all’interno della storica sala polifunzionale Angiolo Mazzoni, regalerà ai villeggianti, ai turisti e ai cittadini fantasia, colori, geometrie, bellezza ed emozioni.

Attraverso questa installazione l’arte raggiunge il suo scopo: dar corpo all’immaginazione per mezzo del talento, il talento del genio.

Un genio, Toscanaccio, che ha saputo cogliere il senso della vita per riprodurla nelle sue opere con un’armonia nuova, originale, intensa, creativa, eccentrica e coraggiosa.
Un genio capace di rivolgersi al mondo con occhi nuovi… capace di sognare: “Nel mio deserto infuocato coltivo fiori bellissimi…ed è sempre Primavera…”-Toscanaccio
Sarà ancora una volta Sabaudia con la sua architettura , la sua storia, le sue dune selvagge, disordinate e incontaminate, il luogo privilegiato che darà corpo al bello , al messaggio che Giuseppe Vittorio Scapigliati sta scrivendo sul suo ‘diario di bordo’ …durante il ‘lungo viaggio avventuroso che sta percorrendo accanto al suo Dio, potente, temuto, amato’…
“Una collezione tutta da scoprire – ci racconta la dott.ssa Giuliana Mosca, curatrice della mostra – un tesoro nascosto da guardare, ascoltare, diffondere, condividere e…proteggere”.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 al 24 agosto 2019 con i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 18.30
sabato dalle ore 09,00 alle ore 12,00

Giuseppe Vittorio Scapigliati (1946-2015) nasce a Piancastagnaio (SI) da una famiglia di umili origini. All’età di 15 anni si trasferisce con la famiglia ad Ostia, Lido di Roma, dove studierà, lavorerà, dipingerà fino al giorno della sua scomparsa.

La sua vena artistica si manifesta durante gli studi superiori ma è negli anni ’70 che inizia la sua intensa e abbondante produzione che passerà dal figurativo all’astratto, dal bianco e nero al colore, dal classico al disegno geometrico, dalle installazioni al materico.

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