Bolkestein. Mozione Pd al Governo: “Modificare il decreto”


“Rivedere il decreto di attuazione alla Direttiva Bolkestein escludendo il commercio su aree pubbliche o stabilendone l’applicazione secondo modalità che ne contengano le ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale, anche mediante l’individuazione di criteri per la concessione delle autorizzazioni che tengano conto delle diverse caratteristiche e dimensioni degli operatori e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante”. Così il Gruppo alla Camera del Pd impegna il governo – con la mozione presentata dai deputati Donati, Becattini, Ermini, Paris, Impegno, Bragantini, Barbanti, Dallai, Manfredi, Minnucci, Moscat, Palladino Giovanni – a modificare il testo del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, con il quale il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva 2006/123/CE (cd. Direttiva Bolkestein) relativa ai servizi nel mercato interno.

Gli ambulanti tornano in piazza. Al grido di ‘Il mercato non si tocca’ e sventolando bandiere ‘No Bolkestein’ è iniziata a Roma la manifestazione nazionale degli ambulanti contro la direttiva europea. ‘Bolkestein ammazza ambulanti’ si legge tra gli striscioni presenti in Piazza della Repubblica, al centro di Roma. “Siamo tantissimi e continuano ad arrivare pullman – dicono gli organizzatori – e non siamo facinorosi”. Gli ambulanti tornano a protestare oggi, a poche settimane dalla manifestazione congiunta con i tassisti, che paralizzò il centro di Roma e fu teatro di disordini. Piazza della Repubblica è chiusa al traffico e presidiata dalle forze dell’ordine. Disagi al traffico si registrano nelle strade limitrofe. Non solo: è stata lanciata una petizione: “In due giorni abbiamo raccolto già 10 mila firme” spiegano gli organizzatori. “Stamattina una delegazione del Coordinamento nazionale ambulanti sarà ricevuta alla Presidenza del Consiglio – spiega Alessia Salmoni, componente del coordinamento -. Porteremo il primo pacco di firme. Il governo ha preso atto della difficoltà applicativa di questa direttiva, ora si tratta di dare serenità alla categoria”.

Opposizioni chiedono l’esclusione per balneari e ambulanti.”C’e’ di mezzo il futuro di 200mila piccole imprese e almeno 400mila lavoratori. Non è accettabile che l’Italia sia l’unico Paese che include il commercio ambulante nella disciplina della direttiva Bolkestein”. Lo dicono i deputati M5S che oggi, con Ivan Della Valle e Danilo Toninelli, hanno partecipato alla protesta del settore in Piazza della Repubblica, a Roma. “La proroga a fine 2018 non ci basta, bisogna arrivare alla cancellazione definitiva del comparto dalla disciplina sulla libera circolazione dei servizi in Ue – insistono gli eletti Cinquestelle – Non possiamo mettere nelle mani dei tecnocrati europei la vita dei nostri piccoli imprenditori. E soprattutto non possiamo regalare un intero settore alle solite multinazionali”. “Noi abbiamo presentato in tempi non sospetti risoluzioni e proposte di legge. Sosteniamo questa battaglia da molto tempo. Bisogna diffidare, invece, degli improvvisati difensori, i paladini dell’ultima ora degli ambulanti. Sono gli stessi che fino ad adesso hanno votato tutte le norme che stanno massacrando l’economia italiana”, chiude Della Valle.

In Piazza Montecitorio è intervenuta anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, chiedendo che il Governo apra una vertenza con l’Unione Europea. “Fratelli d’Italia è scesa in piazza oggi con gli operatori del commercio ambulante e con i balneari e ormeggiatori. Chiediamo al governo di aprire una vertenza con l’Ue per togliere queste due categorie dalla direttiva Bolkestein perché sono delle specificità italiane. Altre nazioni lo hanno fatto, come nel caso dell’Olanda con i mercati dei fiori, e Spagna e Portogallo con i balneari e dunque può e deve farlo anche l’Italia”, ha dichiarato Meloni.

“Sono a Strasburgo ma con il cuore sono in piazza insieme con le migliaia di lavoratori del commercio che a Roma stanno protestando contro l’ennesima porcata europea, la Bolkestein che mette a rischio 400 mila posti di lavoro. Prometto a loro e alle loro famiglie che quando sarò al governo questa schifezza sarà cancellata subito”, ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. Anche Forza Italia contesta la norma: “La direttiva Bolkestein per il commercio ambulante e per gli imprenditori del settore balneare va cancellata. Mezze misure sono inaccettabili. Anche oggi sono sceso in piazza accanto ai piccoli commercianti e ai balneari per dire no a una direttiva che, attraverso delle gare, di fatto discrimina e mortifica tutta la gente che lavora da anni sul territorio facendo sacrifici enormi”, ha affermato il senatore Maurizio Gasparri (FI).

“L’atteggiamento sin qui assunto dal ministro dello Sviluppo economico, Calenda, – prosegue – è stato all’insegna dell’arroganza e della discriminazione come ha fatto ieri, ricevendo solo alcune organizzazioni dei balneari tenendo alla porta altre. Calenda rispetti il lavoro degli italiani. Si sospenda la Bolkestein e anche il presidente dell’Anci, Decaro, che pure aveva denunciato l’impossibilità di bandire le gare per alcuni Comuni mancando le condizioni minime necessarie, abbia più coraggio. Conta più l’Anci o Calenda? Non siamo contro la concorrenza e il libero mercato. Siamo contro chi massacra i piccoli imprenditori mentre si permette ai grandi potentati del web di non pagare le tasse in Italia. Sono queste le vere insidie del mercato moderno, non gli ambulanti o i balneari”.

Newsletter

[wysija_form id=”1″]

Guarda anche...

spiagge spiaggia

Romagnoli: “Coste a rischio esproprio”

“Ormai l’Unione Europea, succube del neo-liberismo, permette di aggredire le economie dei paesi più deboli …