Corte di giustizia e Tribunale UE dopo il recesso del Regno Unito dall’Unione europea


Lussemburgo, 4 febbraio 2020. La Corte di giustizia dell’Unione europea prende atto del fatto che il recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’UE ha l’effetto di aver posto termine ai mandati dei Membri britannici dell’Istituzione a decorrere dal 31 gennaio 2020 a mezzanotte.

Il numero di giudici della Corte e del Tribunale, fissato a uno per Stato membro per la Corte e a due per il Tribunale, è quindi ridotto con effetto immediato al momento dell’uscita della Gran Bretagna. Al contrario, conformemente alla dichiarazione della Conferenza dei Rappresentanti dei Governi degli Stati membri del 29 gennaio 2020 sugli avvocati generali della Corte di giustizia, il recesso non incide sul loro numero, fissato a undici dalla decisione del Consiglio del 25 giugno 2013.

In attesa della nomina, da parte dei Governi degli Stati membri, di un nuovo avvocato generale, la signora Eleanor Sharpston rimarrà in carica, conformemente agli articoli 5 e 8 dello Statuto della Corte, fino a quando il suo successore non avrà assunto le sue funzioni.

Conformemente ai termini dell’accordo di recesso, la Corte di giustizia dell’Unione europea rimane competente a conoscere di qualsiasi procedimento proposto da o contro il Regno Unito prima della fine del periodo transitorio, fissato al 31 dicembre 2020. E a statuire in via pregiudiziale sulle domande dei giudici del Regno Unito presentate prima della fine di tale periodo transitorio.

La Corte rende omaggio al prezioso contributo di tutti gli ex Membri britannici alla costruzione europea in generale, e alla giurisprudenza della Corte e del Tribunale in particolare.


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