Un appello al prefetto di Latina per chiedere un intervento in merito alla sicurezza dei sanitari


Un appello al prefetto di Latina per chiedere un intervento in merito alla sicurezza dei sanitari, sia
direttamente dipendenti ASL che in forza alle ditte appaltatrici che operano pressi ospedali, cliniche
ed RSA pontini. Lo hanno lanciato i massimi esponenti dei sindacati CLAS e Confial attraverso
una lettera indirizzata, appunto, al prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, chiedendo un diretto
interessamento e intervento considerato che tali lavoratori “sono esposti ad un rischio evidente da
contagio Covid-19 ed hanno diritto di essere forniti e dotati dei DPI (dispositivi di sicurezza
individuali) previsti per Legge e dai Protocolli Governativi, per l’espletamento delle attività
lavorative”, affermano il presidente di CLAS, Davide Favero, e il segretario generale di Confial,
Enrico Dellapietà.
“Se, a quanto pare – scrivono i sindacati nella lettera – i dipendenti ASL hanno, giustamente, in
dotazione ogni presidio di sicurezza, lo stesso sembra non possa dirsi per i lavoratori dipendenti
delle ditte in appalto impiegati negli ospedali del territorio, per i quali i DPI per evitare il contagio
e la diffusione del Covid 19 sono del tutto insufficienti, per cui alto rimane il rischio per tutti i
lavoratori in servizio d’appalto e per le famiglie presso le quali rientrano dopo il turno lavorativo.
Rammentiamo, a tal proposito, che la circolare del Ministero della Salute recita questa misura, [
rif.ms25/03/2020 ] ”oltre a costituire una tutela per il personale sanitario, è rilevante anche per i
soggetti che vengono a contatto con il personale medesimo e, in questa prospettiva, lo stesso tipo di
approccio va rivolto agli operatori tutti, sanitari e non […] Occorre, altresì, garantire la continuità
dei servizi di mensa, lavanderia, pulizie e servizi connessi, estendendo anche a questi operatori le
misure mirate a definire una eventuale infezione.
Chiediamo pertanto che a tutto il personale dei servizi in appalto venga garantito, nel rispetto
anche delle indicazioni del Ministero, la medesima attenzione, prevenzione, sicurezza e
monitoraggio clinico previsto per il personale sanitario medico/infermieristico, considerando
“personale sanitario” tutto il personale interno agli ospedali, cliniche e RSA, che sta rischiando la
propria salute operando nelle strutture in servizi non strettamente medici, ma assolutamente
essenziali, chi garantisce i servizi ausiliari, il portantinaggio, gli addetti al pulimento, le mense, gli
addetti alle manutenzioni, alla raccolta rifiuti, alla sorveglianza e vigilanza. A tutti questi
lavoratori vanno garantiti i DPI, per consentire un contenimento del contagio all’interno ed
all’esterno delle strutture ospedaliere e non, assicurando un’adeguata prevenzione sanitaria, nel
rispetto di quanto previsto dal Ministero della Salute” .
Le Segreterie di Sindacato CLAS e Confial chiedono di fare rispettare, senza ulteriore indugio, la
sicurezza e prevenzione in tema di COVID19 per tutti i lavoratori, sia per garantire la loro personale
incolumità, sia per evitare l’effetto domino, ossia il contagio a loro volta di altro personale sanitario,
di pazienti non contagiati e delle loro stesse famiglie.
Dichiara il Presidente Davide Favero di Sindacato CLAS: “La prosecuzione di ogni attività
lavorativa deve avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino a tutti i lavoratori adeguati
livelli di protezione individuali (DPI). Deve essere obiettivo prioritario e inderogabile coniugare la
prosecuzione dei servizi e la salubrità degli ambienti di lavoro”.
Ufficio stampa nazionale Sindacato CLAS


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