Procaccini: “Dalla maggioranza solo demagogia e fake news”

Al governo in Olanda ci sono i colleghi di Renzi e Bonino

“Il tentativo da parte delle sinistre e dei grillini di capovolgere la realtà delle cose a proprio uso e consumo, appartiene a un copione già visto. Prima di parlare a sproposito, Emanuele Fiano e tutto lo stuolo di rappresentanti della maggioranza che si sono supinamente accodati, si informino bene: il partito del premier olandese Mark Rutte fa parte di “Renew Europe”, il gruppo politico del Parlamento Europeo a cui aderiscono anche i partiti di Matteo Renzi, Emma Bonino, Sandro Gozi; in buona compagnia con Emmanuel Macron, e tutta la sinistra che predica Europa e razzola i propri interessi”.

E’ quanto afferma l’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, dopo le affermazioni del deputato del PD, Emanuele Fiano e del “Blog delle Stelle”, secondo i quali FDI sarebbe alleato in Europa dei sovranisti olandesi, contrari alla emissione degli Eurobond.

“La smetta Fiano di tirare in ballo a sproposito il sovranismo, di piagnucolare con questo finto moralismo che si guadagna una ottima posizione nella folta classifica delle fake news di questo infausto periodo. Ma come possono pretendere gli italiani che il Governo abbia una posizione autorevole e adeguata in Europa se i rappresentanti della sua maggioranza neppure conoscono la composizione degli schieramenti politici nel Parlamento Europeo?

Se invece la conoscono, come temo, quella di Fiano e compagni è la solita propaganda, stavolta tanto più ripugnante perché fatta in un periodo di grave emergenza sanitaria ed economica, per giustificare davanti agli italiani anni e anni di europeismo acritico. Se in tempo di pace la sinistra italiana avesse avuto l’intelligenza e il desiderio di difendere l’interesse nazionale dentro un’Unione Europea non schiava degli interessi economici, forse oggi avremmo avuto un’Italia più forte e un’Europa più amica.

D’altra parte, se il Movimento 5 Stelle non avesse svenduto l’Italia con il loro voto favorevole ad Ursula von Der Leyen, sposandosi con la sinistra italiana, oggi avremmo avuto un governo diverso tanto a Bruxelles quanto a Roma”.