Presidente del Gruppo Giovani di Unindustria Giulio Natalizia
Le imprese “vivono da quattro mesi
momenti difficilissimi”, dice il presidente dei Giovani
Imprenditori del Lazio e del gruppo Centro (con il Lazio, anche
Abruzzo, Marche e Umbria): “Abbiamo continuato a cercare di
produrre ricchezza, esposti a grandi rischi. Avevamo bisogno di
sostegno e di chiarezza, di sapere esattamente cosa fare, ed e’
una cosa che e’ mancata nelle conferenze stampa che il premier
faceva la sera, annunciando ‘soldi del monopoli’ “. La linea
impressa da Carlo Bonomi nel confronto tra Confindustria e
Governo? “E’ giusta, corretta, e deve essere questa anche per il
futuro. Le cose bisogna dirsele ed in maniera franca, come
facciamo noi nelle aziende dove non possiamo permetterci di fare
diversamente, non ne abbiamo il tempo: serve pragmaticita’ e
concretezza. Ci deve essere dialogo ma con messaggi molto
chiari, dobbiamo dare alla politica una visione reale”.
Imprenditore di terza generazione nel settore dei carburanti,
impegno nell’azienda di famiglia e nell’associazione degli
industriali, Giulio Natalizia crede “fortemente” nel “tessuto
imprenditoriale” e nel ruolo dei giovani imprenditori: “Non
siamo i figli di papa’ come qualcuno pensa. Vedo giovani che
tutte le mattine sono alle sette in ufficio, per
tredici/quattordici ore al giorno, e cercano di fare qualcosa di
positivo non solo per loro stessi ma per il Paese”.
Venerdi’ si elegge il nuovo leader nazionale dei Giovani
Imprenditori, il successore di Alessio Rossi alla presidenza
degli industriali under 40. “Ci sono due candidati, Eugenio
Calearo Ciman e Riccardo Di Stefano. Noi, i 300 giovani del
Lazio che rappresento, abbiamo sposato il progetto di Di
Stefano, c’e’ una una comunanza di idee, su come vivere
l’associazione e per la visione che abbiamo del futuro. C’e’
sintonia con tutto il ‘gruppo Centro’, con i presidenti dei
Giovani di Marche, Abruzzo, Umbria; solo una provincia delle
Marche si e’ espressa in maniera diversa. Ho tanta fiducia in
quello che andremo a fare”. (ANSA).
Giovani Confindustria Lazio, a Governo chiediamo concretezza (2)
(ANSA) – ROMA, 22 GIU – Le priorita’ che i Giovani industriali
indicherebbero oggi al Governo? “Gia’ se la P.a. pagasse i debiti
con le Pmi risolveremmo tantissimi problemi di liquidita’.
Dobbiamo partire dalle cose basilari”, dice il leader degli
under 40 di Confindustria nel Lazio e nel Centro. “Cose basilari
come la sburocratizzazione, perche’ i tempi del mercato non sono
quelli della P.a”.
Il fronte della Cig nell’emergenza Covid-19? “E’ una cosa
impensabile che le aziende abbiano dovuto pagare. Leggo ancora
dichiarazioni del presidente dell’Inps: sono di una gravita’
unica, l’azienda e’ vista come una risorsa a cui attingere non
non alla quale dare supporto”.
Gli Stati Generali? “Anche in questo caso non si riesce a
capire bene cosa abbiano fatto. Leggo di 137 progetti, non mi
sembra di vedere un vero progetto dal quale partire, un
programma. Manca concretezza, come al solito, non penso solo
l’ultimo Governo ma ad una classe politica che negli ultimi 20
anni non ha aiuta le future generazioni”.