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Incontro dedicato a “Progetti per Latina, inclusione sociale e territoriale”


Si terrà lunedì 22 febbraio, dalle ore 18 l’incontro di riflessione sul Next generation EU e il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicato a “Progetti per Latina, inclusione sociale e territoriale”.
L’incontro è organizzato e curato – con la presentazione introduttiva del progetto – dal Comitato dei promotori del Laboratorio Ursula – Next generation Latina.
Interverrà Fabrizio Barca, coordinatore Forum Disuguaglianze e Diversità, già Ministro per la Coesione territoriale (2011-2013).
Ne discutono: Damiano Coletta, sindaco di Latina, Carlo Medici, presidente della Provincia di Latina, Alessandro Capriccioli, presidente della Commissione affari europei Consiglio regionale Lazio, Cristina Leggio, assessora alla Città internazionale del Comune di Latina, Patrizia Ciccarelli, assessora politiche di welfare e pari opportunità del Comune di Latina, Onorato Nardacci, presidente XIII Comunità Montana Monti Lepini della provincia di Latina. Su Facebook: https://fb.me/e/hNSyoy6vy
L’incontro verrà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina del Laboratorio Ursula: @nextgenerationlatina (1) Next Generation Latina | Facebook

Il Laboratorio Ursula
L’Unione europea di oggi ha necessità di ripartire da un insieme di valori che dia il senso morale al percorso di unione dei cittadini europei e delle Città europee, in un progetto condiviso di costruzione dell’unità europea, in risposta innanzitutto alla crisi sanitaria, economica, politica e sociale generata dalla pandemia COVID19. Riteniamo fondamentale partire da alcune parole da cui far scaturire una reazione concreta alla crisi economica, ma anche sociale e politica, che ad ogni livello mette a rischio il NOSTRO FUTURO. L’approccio che intendiamo seguire è legato al significato di COMUNITA’. In una realtà complessa, come quella di Latina, che non presenta una base culturale radicata, né una solida governance multilivello, che coinvolga le istituzioni e le associazioni della società civile, IMMAGINARE il futuro diventa un puro esercizio di stile, senza alcuna possibilità di realizzare il possibile. Noi vogliamo pensare all’IMPOSSIBILE per riuscire a realizzare almeno il POSSIBILE, cioè creare una comunità coesa e responsabile e favorirne la partecipazione nei processi decisionali delle politiche pubbliche. Alcune forze culturali e politiche hanno contrastato il notevole sforzo economico dell’Unione europea mettendo a rischio anche le disponibilità finanziarie degli enti territoriali, tra cui la Città di Latina. Preoccupati da queste forme di nazionalismo e di populismo siamo convinti che sia necessario reagire con delle proposte concrete per la Città, con particolare attenzione alle generazioni future, proposte che riescano a favorire una coesione intergenerazionale e a sviluppare nuove sensibilità politiche.

“Abbiamo bisogno dello sforzo per la ripresa per rispondere con rapidità ed efficacia a una sfida temporanea, ma questo potrà dare i risultati auspicati ed essere sostenibile soltanto se associato e in armonia con il tradizionale Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), che dal 1988 plasma le nostre politiche di bilancio e offre una prospettiva a lungo termine.” Queste le Conclusioni del Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 che non lasciano spazio a fraintendimenti su modalità e termini per realizzare la risposta messa in campo dall’’Unione Europea non per garantire la ripresa ma anche per affrontare ulteriori sfide. “L’UE e i suoi Stati membri hanno dovuto adottare misure di emergenza per preservare la salute dei cittadini e impedire il collasso dell’economia […] sono necessari uno sforzo senza precedenti e un approccio innovativo, in grado di promuovere la convergenza, la resilienza e la trasformazione nell’Unione europea”. Su richiesta dei capi di Stato o di governo, la Commissione ha presentato, alla fine di maggio 2020, un pacchetto di amplissima portata che combina il futuro QFP con uno specifico sforzo per la ripresa nell’ambito dello strumento denominato NEXT GENERATION EU (NGEU), il primo dispositivo dell’UE frutto dell’emergenza, che deve però diventare permanente per una governance economica finalizzata alla stabilizzazione e alla crescita. Questi strumenti contribuiranno a trasformare l’Unione europea anche attraverso le principali strategie già individuate, il Green Deal europeo, la rivoluzione digitale e la resilienza.


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