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Sabaudia. Il “Muro di Borgo Vodice”


In questo anno di pandemia, gli abitanti di Borgo Vodice si sono ritrovati come i criceti nella loro ruota. Dovendo rimanere nelle vicinanze della loro abitazione, si sono trovati di fronte, nelle loro erranti uscite dall’abitazione alla ricerca di un po’ di aria pulita, il “Muro” costituito da una lunga recinzione che attraversa il Borgo da sud a nord.


La recinzione compare nel 2008, dopo che nel 2007 il comune chiede al curatore fallimentare della Soc. Ancora 87 di mettere in sicurezza quella zona del Borgo parzialmente edificata.

Ma cosa c’entra questa società con il “Muro”? Pur avendo contestato più volte il suo posizionamento nel corso degli anni, solo nel 2015, a seguito di una interrogazione in consiglio comunale del consigliere PD Amedeo Bianchi, si viene a conoscenza della storia o almeno di quella parte della storia che è negli atti del comune che vengono forniti.

Ma andiamo con ordine
Il 17/4/1992 viene rilasciata alla società Ancora 85 S.R.L. la concessione edilizia n. 4351, il rilascio della concessione è subordinato alla cessione dei terreni destinati alla realizzazione della viabilità di PPE, oltre che alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria a scomputo degli oneri di urbanizzazione.


Dopo il rilascio della concessione edilizia, vengono realizzate le opere in cemento armato dei fabbricati, ma gli stessi non vengono mai terminati, né vengono realizzate completamente le opere di urbanizzazione
Il 3/7/1996 con protocollo 4143/U.T., il Sindaco: “Dichiara decaduta la concessione edilizia n.4351 del 17/4/1992 in quanto le opere concessionate non sono state ultimate entro i termini fissati dalla vigente normativa in materia.

Si riserva l’adozione di ulteriori provvedimenti per le opere edilizie realizzate con la predetta Concessione Edilizia e per le opere di urbanizzazione primarie realizzate.” Nello stesso documento il Sindaco P.T. “Dichiara l’incameramento delle somme di cui alle polizze fideiussorie in quanto le opere di urbanizzazione primaria non sono state ultimate”
Fermiamoci un attimo: per il rilascio della concessione edilizia i terreni sui quali ricade la viabilità devono essere ceduti al Comune.

Senza l’atto di cessione la concessione non può essere rilasciata. Inoltre il costruttore si impegna, a fronte di uno sconto sul pagamento degli oneri, a realizzare le opere di urbanizzazione previste.

A leggere il documento la società “Ancora 85 S.R.L.” ha realizzato almeno in parte queste opere che quindi dovrebbero essere nella piena disponibilità sia del Comune che dei cittadini. Quindi perché impedirne la fruizione con una recinzione?
Andiamo avanti:
a quanto ammonta la cifra incassata dal Comune? Ma il Comune l’ha veramente incassata tale cifra?
La Società “Ancora S.R.L.” presenta due polizze fideiussorie per un totale di 84.000.000 di lire, 42 milioni con ASSITALIA (polizza n° 311633/69) e 42 milioni con la compagnia assicurativa Loyd Adriatico (polizza n° 54155146).
Il 27/10/1999, ben 3 anni e 3 mesi dopo la lettera del Sindaco con una celerità che ha dell’inverosimile e con un danno erariale di circa 6 milioni a causa della svalutazione della lira, con lettera protocollo 6486/U.T. il dirigente dell’Ufficio Tecnico scrive all’ufficio legale per incamerare le somme poste come garanzia.


Alla richiesta del cons. Amedeo Bianchi, nel 2015, se le somme siano state o meno riscosse, gli uffici rispondono di non essere in grado di risalire così indietro nel tempo, ma ritengono di si. Ora, come partito, non abbiamo dubbi sulle affermazioni degli uffici (anche se non sufficienti), ma se effettivamente quelle somme sono state incamerate, perché non sono state utilizzate per completare le opere di urbanizzazione di Borgo Vodice?

Arriviamo al 22/11/2002 (si va di 3 anni in 3 anni), quando il dirigente del settore LL.PP. prende carta e penna (metaforicamente) e con lettera protocollo 2035/LL.PP. scrive al Segretario Generale ad al Sindaco P.T.. Nella sua missiva il dirigente richiama la concessione edilizia e chiede conto della situazione dei terreni che sarebbero, almeno in parte, di proprietà comunale, in quanto la Soc. “Ancora 85 S.R.L.” ha tentato la vendita dei terreni oggetto della concessione edilizia alla soc. CEDAF con atto del notaio Riccardo Clemente, ma tale atto è stato revocato dal Tribunale di Latina stante le formalità gravanti sul terreno.

A seguito della nota del dirigente, il 25.11.2002 (prot. 27187), il Sindaco P.T. rilancia i quesiti posti al Responsabile del Servizio Avvocatura , della risposta al sindaco non viene data copia al cons. Bianchi.

Il 18/9/2007, con lettera prot. 5843/PM, il Comandante della polizia Municipale scrive all’Avv. Albissini, curatore fallimentare della Soc. “Ancora 85 S.R.L.” di mettere in sicurezza il cantiere in quanto “sprovvisto di tutti gli accorgimenti tecnico-strutturali atti a garantire l’incolumità di persone o cose”.

Nei mesi successivi farà la sua comparsa il “Muro di Borgo Vodice”, in quanto il curatore ritiene cantiere non le aree edificate ma tutto il lotto di terreno. È così che viene chiuso anche lo sbocco di Via dei Bonificatori sulla via Migliara 54 chiudendo così gli abitanti di Borgo Vodice nella loro ruota del criceto.

Nel corso degli anni più volte si è chiesto conto della situazione dell’area, ma sistematicamente liquidati con la storia della società fallita e in liquidazione.


Il 3/11/2015, a seguito di uno sversamento di gasolio nella stessa area, il Cons. Amedeo Bianchi chiede conto, con una interrogazione, della situazione dell’area. Siamo a pochi mesi dalla caduta dell’amministrazione – avverrà a maggio dell’anno successivo – ma ci si aspetta che gli uffici, stimolati dalle risposte richieste, si attivino per risolvere l’annosa questione.
Ultimo atto prima della caduta:
Lettera protocollo 7978/2016 del 24/3/2016: il caposettore Marafini ed il responsabile del Servizio Piovesana scrivono al Caposettore Avvocatura al dirigente dell’Area Tecnica ed al Capo Settore Urbanistica Edilizia Privata … “Si richiama pertanto l’attenzione delle SS.LL. a quanto riportato dagli artt. 4,5,6,7 ed 8 dell’atto di trasferimento del 18/06/1991 rep. N°63508 (Notaio Raffaela Mandato), volendo chiarire allo scrivente Servizio Patrimonio quale sia attualmente la situazione delle opere di urbanizzazione”…

Ora sono passati 5 anni dall’ultimo atto conosciuto da chi scrive. Nel 2017 si è insediata una nuova amministrazione il cui Sindaco sedeva nei banchi dell’opposizione fino al 2016. La recinzione è ancora lì, ma i terreni, a parte quelli edificati, dovrebbero essere comunali e le opere di urbanizzazione completate con le fideiussioni incamerate dal Comune. Il Muro di Berlino è durato dal 1961 al 1989, quello di Borgo Vodice è stato eretto solo 13 anni fa, non vorremmo aspettarne altri 15 prima della sua rimozione.

Il Segretario Comunale PD Amedeo Bianchi
Il Portavoce Comunale PD Luca Mignacca


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