“Mi candido perché Sabaudia è casa mia, lo è da sempre. È stato così anche quando sono andato via per studiare, per lavorare, per formarmi.
Sabaudia, per me, ha sempre rappresentato il tornare a casa. Torno di nuovo qui, a casa, e lo faccio con l’ambizione di restarci: mi candido al Consiglio Comunale della mia città”.
Michele Catalano ha 41 anni, è un esperto di marketing audiovisivo e, tra le altre cose, direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria con sede a Latina.
È candidato, nella lista civica ‘Massimi Sindaco per Sabaudia’, in vista delle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno.
Attraverso una nota, Catalano, annuncia la sua candidatura: “Ringrazio Giancarlo Massimi per la fiducia. Sono molto emozionato, ma allo stesso tempo motivato e pronto a mettermi in gioco per Sabaudia”.
“Ho ritrovato – spiega – una città spenta, diversa da come la ricordavo. Sabaudia oggi offre pochi servizi e pochissime opportunità per i giovani che, purtroppo, ed io lo so bene, sono costretti ad andare via per emergere.
Tornando, voglio prendere proprio questo impegno: contribuire a far crescere Sabaudia come città, ridarle luce, renderla una città dove restare”.
Sarà la forza delle idee a muovere Catalano nel suo impegno politico. In questo senso, spiega che: “Ci sono tre questioni che mi sento di poter portare avanti in prima persona.
La prima è destinare uno dei tanti edifici abbandonati del centro ad uno spazio di coworking. Sabaudia è una città a vocazione turistica e, negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre di più il workation (viaggi che coniugano lavoro e vacanza).
Con uno spazio di coworking, oltre a fornire un servizio per la cittadinanza, potremmo attrarre i cosiddetti nomadi digitali e metterli, quindi, nelle condizioni di scegliere Sabaudia per le loro vacanze. Una grandissima opportunità per rilanciare, innovando, il turismo della nostra città. Un altro punto è trasformare il vecchio cinema Augustus in una sala Imax Polifunzionale.
Sabaudia è, da sempre, città del cinema e deve tornare ad essere al centro della cultura cinematografica italiana. Con una co-progettazione pubblico-privato possiamo trasformare l’abbandonata struttura del cinema Augustus in un impianto moderno e all’avanguardia.
Questo consentirebbe, oltre a ridare un cinema ai cittadini, di ospitare premiere ed eventi stampa, di attivare una film commission locale e progettare a lungo termine le attività di Sabaudia in ambito culturale”.
In conclusione: “La terza questione è una grande ambizione: trasformare la casa dell’associazione combattenti da ufficio postale a succursale universitaria di scienze motorie. Sabaudia ha tutte le condizioni per diventare una vera città dello sport, ma i proclami non bastano, servono visione e progettazione. Serve la forza delle idee.
I fondi del PNRR che abbiamo a disposizione devono servire a creare infrastrutture pubbliche fruibili sia dalle associazioni professionistiche, sia dalle associazioni dilettantistiche, creando una rete interconnessa di strutture funzionali a tutti i livelli.
Ospitare una facoltà di scienze motorie, avviando un dialogo con una delle università vicine, darebbe un impulso importante a questo progetto”.