Idee, proposte, progetti e riflessioni sulla cultura. È stato questo l’argomento della tavola rotonda tenutasi ieri a Sabaudia, nella zona frontale all’ex cinema Augustus, tra operatori culturali e candidati.
Sono stati, nello specifico, il candidato Sindaco Giancarlo Massimi ed il candidato Consigliere Michele Catalano (nella lista Massimi Sindaco per Sabaudia) a dialogare con tre personalità locali del mondo culturale: la scrittrice e sceneggiatrice Alice Urciolo; l’attore e direttore artistico del teatro di Pontinia Clemente Pernarella; il regista Gianfranco Pannone.
“La scelta di vederci davanti ad un teatro chiuso non è casuale – ha spiegato Michele Catalano – ci offre la possibilità di spiegare quello che vogliamo fare per la città: creare, e recuperare, spazi dove la cultura si possa coltivare perché è un qualcosa che va annaffiata ogni giorno altrimenti svanisce.
Ci sono ragazzi e ragazze, in questa città, con una forte inclinazione culturale, a loro vanno consegnati degli spazi dove poter dare libero sfogo a questo fermento”.
Proprio sugli spazi è intervenuto Giancarlo Massimi, ribandendo l’importanza di recuperare le strutture dismesse ed in stato di abbandono: “Vanno recuperate ed utilizzate per finalità culturali ed associative, e per farlo serve un progetto serio.
Dobbiamo sforzarci di ridisegnare il futuro di questa città e dei suoi spazi, e dobbiamo farlo senza cadere nella presunzione che la politica possa sostituirsi alle competenze altrui. In questo progetto, infatti, dovremo farci affiancare dagli operatori culturali nonché dai cittadini e dalle cittadine.
Perché la città è di tutte e tutti. Questa è la nostra scommessa. Una scommessa che facciamo, con coraggio, per provare a realizzare un sogno: rendere Sabaudia la capitale italiana europea della cultura”.
Un proposito secondo, i relatori della tavola rotonda, realizzabile e perseguibile alla luce della vocazione culturale che ha Sabaudia: la città di Moravia, Pasolini, dell’architettura illuminista, del mito di Ulisse e di Circe.
Il tema degli spazi, vista anche la location dell’evento, è stato centrale. Ma Giancarlo Massimi ha specificato che è importante andare anche oltre l’idea di luogo: “Gli spazi vanno recuperati perché sono il luogo dove le persone si incontrano e si confrontano.
Ma non dobbiamo pensare che la cultura vada relegata solo negli spazi: dobbiamo farla vivere tra la gente. In tal senso – concludono – Non bisogna cascare nell’errore degli interventi spot.
È sbagliato ragionare in termini di iniziative isolate, dobbiamo piuttosto mettere in piedi un progetto da declinare nel tempo”.
Un indirizzo, questo, esposto anche dai tre ospiti: “La singola proiezione di un film può trasformarsi in un evento” ha dichiarato Alice Urciolo; “La cultura – ha spiegato Pernarella – è un’industria e come tale va pensata in ampio respiro, in collegamento con le altre città e non solo guardando nei propri confini”; “Iniziative isolate non portano ad una crescita, serve una progettualità che però venga anche dal basso, dai cittadini” le parole di Gianfranco Pannone.