Siamo agli sgoccioli di questa bella ed entusiasmante campagna elettorale che tanto ci sta regalando e che festeggeremo tutti insieme venerdì 10 giugno con Apericena a partire dalle 20.30 presso l’Hotel Le Dune sul Lungomare Pontino ma le urgenze per la città e le necessità dei nostri concittadini sono impellenti quando non gravi e non posso dimenticarle.
E dopo due anni difficili causa epidemia CoViD partiranno finalmente a pieno regime le colonie estive gestite dalla Cooperativa Ninfea che in questi anni ha offerto un servizio di eccellenza sotto ogni punto di vista.
A monte di un contributo a carico delle famiglie che consta in 75 euro a settimana, il Comune di Sabaudia aveva sempre garantito assistenza gratuita ai ragazzi disabili con uno stanziamento pubblico a sostegno degli educatori che con professionalità, dedizione e attenzione li hanno sempre seguiti in questi anni.
Ritengo anche a nome della coalizione che rappresento che l’inclusività non può essere uno spot di propaganda o una passerella per mettersi in vetrina ma piuttosto una consapevolezza che deve tradursi nella concretezza e nella coerenza delle scelte e delle azioni.
La notizia drammatica è che, senza dare alcuna motivazione, a partire dal primo luglio, data di inizio delle colonie, ai ragazzi disabili non può essere garantita assistenza da parte educatori retribuiti attraverso un pubblico stanziamento perché il Comune di Sabaudia non ha stanziato i fondi. E questo ha gettato molte famiglie nello sgomento.
Le famiglie che hanno bambini con problemi e difficoltà se vorranno che i propri figli frequentino la colonia saranno costretti a pagare di tasca propria ben 18 euro l’ora. Un onere insostenibile ma soprattutto inaccettabile.
E’ evidente che questo disagio trova la sua origine anche nelle vicende che hanno coinvolto il nostro Comune e che hanno portato al suo Commissariamento causa dimissioni del Sindaco Gervasi dovute alle vicende giudiziarie che la vedono coinvolta; ma lo stato in cui versa l’ente Comune e relative scelte tecniche imposte da un Commissariamento in atto che non tengono conto della complessità e delle necessità sociali presenti sul territorio, non possono ricadere sulle famiglie che vivono questa condizione di maggiore fragilità e che si vedono esclusi da un servizio fondamentale su cui hanno fatto sempre affidamento e di cui i loro figli hanno bisogno.
Ripristinare questo fondo a sostegno degli educatori delle colonie è quindi un impegno che prendo nel caso venissi eletto.
Permettere ai ragazzi disabili e alla loro famiglie di poter usufruire di questo servizio è un’assoluta priorità al pari di ridare un aspetto dignitoso alla città che ogni giorno che passa sembra sempre più abbandonata a se stessa.