Il Parco e la Commedia

Gli appuntamenti fino a domenica 31 del Parco e la Commedia


Gli appuntamenti fino a domenica 31 della XI edizione della rassegna promossa dalla Pro Loco Sabaudia

L’avventura condivisa del Parco e la Commedia

In palinsesto l’atteso ritorno di Loffarelli e “Le Colonne” e poi la commedia dialettale della compagnia “Purpurin”, gli “AbbyLux” e il “Collettivo (in)Stabile”

Durante la pomeridiana dedicata ai più piccoli ospiti i bambini e ragazzi di Al Karama. Consegnati i contributi raccolti ai volontari del gruppo Migrantes della Caritas di Latina

«Abbiamo tutti un immenso bisogno di condivisione, di scambiare sguardi e sorrisi, di incontrarci e ritrovarci. Abbiamo tutti un immenso bisogno di teatro».

Con gli occhi ancora pieni dello spettacolo “Racconta-mi. Un viaggio di storie senza confini” portato in scena dai ragazzi della Diaphorà, Il Parco e la Commedia, rassegna promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, curata dal direttore artistico Umberto Cappadocia e dal presidente dell’Associazione Gennaro Di Leva, con i patrocini di Regione Lazio, Città di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, UILT- Unione italiana libero teatro e Consorzio Pro Loco Circe, inizia a tirare le somme di questa porzione di viaggio.

E c’è un dato incontrovertibile: tutte le sere centinaia e centinaia di persone continuano a premiare con la loro presenza la scelta della rassegna che si rinnova da undici anni di dar vita a uno spazio condiviso, dove il teatro incontra la natura, alla portata di tutti e aperto a tutti.

E se da undici edizioni Il Parco e la Commedia è impegnato a raccontare una storia oltre i margini di quanto già scritto, il pubblico è partecipe nel voler contribuire a un finale diverso per realtà in cui viene coinvolto.

Nella pomeridiana dedicata ai più piccoli è stato possibile infatti avere ospiti sedici tra bambini e ragazzi di Al Karama, che stanno vivendo l’ennesima situazione di emergenza dopo l’incendio di tre settimane fa che ha distrutto il campo dove vivevano.

Grazie ai volontari del gruppo Migrantes della Caritas della Diocesi di Latina, i ragazzi hanno potuto essere coinvolti in attività diverse e, con i contributi raccolti durante Il Parco e la Commedia, avranno la possibilità di usufruire di nuove opportunità di svago o far fronte a delle necessità che in una situazione di emergenza come quella che stanno vivendo sono sempre più numerose.

Tra incontri, ritorni e qualche novità l’avventura del Parco e la Commedia continua. Il sipario, giovedì 28 luglio alle 21, si riapre in compagnia di chi porta il teatro in questa provincia da oltre quarant’anni: la compagnia “Le Colonne” racconta uno dei capolavori nati dallo sguardo di Sergio Leone, C’era una volta in America, nello spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Loffarelli Come nasce un capolavoro.

Dopo I lieder di Schumann, Andy e Normann, Rivistissima e Novecento presentati negli anni durante le passate edizioni de “Il Parco e la Commedia”, Loffarelli cambia ancora registro conducendo il suo pubblico in scenari altri, richiamando ogni emozione senza però far sentire nessuno estraneo.

Affiancato da Marina Eianti, con le musiche dal vivo di Paolo Giusti, parla di Noodles, il più grande perdente di sempre, senza soldi, senza una donna, senza amici, senza vendetta, ma anche colui che riesce a guardarsi indietro senza diventare una statua di sale, narrando al contempo le vicende che diedero vita a uno dei capolavori della storia del cinema.

Cambio repentino di scena e venerdì 29 alle 21 la compagnia “Purpurin” presenta il suo Fb forever. La commedia comica dialettale, scritta e diretta da Anna Maria Scampone, tratta un tema quanto mai attuale: il rapporto con i social, soprattutto quando sono in mano a una coppia di coniugi non più così giovane ma che vuole rimanere al passo coi tempi.

Sabato 30, alle 21.15, la compagnia “AbbyLux”, diretta da Gabriele Praticò, porta in scena Achattone, ovvero l’amore al tempo delle chat.

Un esperimento sociale porta le due protagoniste all’interno del gioco virtuale “Chatta con Amore”, ritrovandosi a confrontarsi con una relazione sentimentale mediata da uno schermo. Gag e fraintendimenti, risate e spunti di riflessione tratteggiano l’amore cambiato dall’avvento della tecnologia.

Ultimo appuntamento della settimana – prima della pausa di quattro giorni dedicata a Musica in Blu – domenica 31 alle 21.15, la compagnia “Collettivo (in)Stabile” torna sul palco a cielo aperto del Parco e presenta “L’arte dell’ipnosi”. La commedia è ispirata ad alcuni atti unici, quasi sconosciuti di Feydeau, Courteline e Labiche della seconda metà del XIX secolo.

Scritta da Claudio Dezi – anche alle musiche e alla regia – e Daniele Gatti, ripercorre la storia di una stravagante famiglia londinese che finisce nelle mani di un maggiordomo senza scrupoli pronto a utilizzare le moderne tecniche ipnotiche a proprio vantaggio, almeno fin quando nuovi personaggi non inizieranno a intralciare i suoi piani, più o meno consapevolmente.

Ogni appuntamento è come sempre a ingresso gratuito grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano il loro contributo e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativamente “nostro” di questo territorio.


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