L’arte può curare?
Oramai secondo molte ricerche la risposta è si! Anche l’OMS è d’accordo e ha anche pubblicato nel 2019 il suo primo report sulle principali realtà in corso in tutto il mondo. Disturbi d’ansia, depressione, isolamento sociale ma anche invecchiamento attivo, Alzheimer… Nel mondo anglosassone è già attiva la prescrizione sociale ovvero il medico di base può prescrivere visite ai musei, ai siti archeologici o mostre come forme di cura e promozione della salute dei pazienti.
Anche in Italia sono diverse l’esperienze in corso.
Ne parleremo a Sabaudia venerdì 29 marzo alle ore 16:30 al Palazzo Comunale nella cavea del Museo Emilio Greco con MAD Museo d’arte diffusa nella cornice della mostra collettiva MAD DONNA 2024 organizzata con la FIDAPA BPW di Sabaudia e Soroptimist Club di Latina.
A seguire un’esperienza pratica: una visione lenta e guidata collettiva di un’opera presente nel museo.
L’esperienza sarà condotta da Simona D’Arcangeli: psicologa clinica e di comunità – psicoterapeuta, specialista in Psicologia della Salute, facilitatrice Mindfulness. L’incontro avrà la durata di circa un’ora e mezza.
ESPONGONO fino al 02 aprile 2024
PAOLA ACCIARINO
MONICA BACCARI
STEFANIA BELTRAMI
ORNELLA BOCCUZZI
NATASHA BOZHAROVA
GERMANA BRIZIO
FEDERICA CACCIAVILLANI
ALESSANDRA CHICARELLA
SARA DE ANGELIS
MARIA GRIFFO
EMILIA ISABELLA
MARIYA LEVUN
MONICA MENCHELLA
ROBERTA MODENA
MARTA PALADINI
SILVIA PALAMARA
ALENA PANCHISHIN
TIZIANA PERNICE
DONATELLA PINOCCI
LILIANA RAIMONDI
SILVIA ROSA
ERSILIA SARRECCHIA
MARIA GLORIA SIRABELLA
PIERA VERTECCHI
Mostra a cura di Fabio D’Achille
Cosa succede al nostro corpo e alla nostra mente quando guardiamo attentamente un quadro?
Cosa hanno in comune l’atto di ascoltare musica o assistere ad una rappresentazione teatrale, visitare un sito archeologico?
Sono passati cinque anni dall’uscita del report OMS che evidenziava l’impatto delle arti come risorsa fondamentale per il ben-essere e la salute (“What is the evidence on the role of the arts in improving health and well being? A scoping review”)
Una pietra miliare che in piena emergenza pandemica, ha raccolto le ricerche di tutto il mondo degli ultimi venti anni che hanno dimostrato e continuano a dimostrare come la partecipazione culturale abbia importanti effetti positivi nelle diverse fasce di età (bambini, adolescenti, invecchiamento attivo…) e per molte patologie: Alzheimer, Sindrome Post Traumatica da Stress, ansia, depressione…
Nel 2023 sempre l’OMS ha voluto dare una definitiva svolta alla sua strategia in tema con il Jameel arts and Health Lab. Un laboratorio per coordinare e promuovere la ricerca sull’efficacia e il valore che le arti e la creatività possono avere nel pro-muovere la salute e il benessere delle persone (che ricordiamo vengono definiti come “Una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente assenza di malattia”). Per quanto detto sopra in Canada i medici di base possono già prescrivere visite ai musei ai loro pazienti, come terapia per malattie del corpo e della mente in virtù del fatto che livelli di cortisolo, seretonina e ossitocina aumentano dopo avere visitato proprio un museo.
Il Prof. Vittorio Gallesi Docente di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica all’Università degli Studi di Parma e uno degli scopritori dei neuroni a specchio, è attivamente impegnato nella Neuroestetica incarnata ovvero di come le esperienze estetiche abbiano effetti misurabili sulla nostra corteccia.
Il Prof. Marco Iosa della Fondazione Santa Lucia di Mentana di Roma ha definito effetto Michelangelo le attività di riabilitazione degli individui colpiti da Ictus, che si basano sull’osservazione virtuale di opere d’arte. Da tutto ciò si evince che parlare oggi giorno di Cultura e Salute non è solo possibile ma necessario. In futuro sempre più cure mediche e psicologiche si fonderanno sull’applicazione dell’arte e della cultura in diversi contesti.
Comunicato Stampa: Fabio D’Achille