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Qualche anno fa la nostra città veniva sconvolta dalla notizia che era stato scoperto un finto architetto che svolgeva la libera professione ma senza essere in possesso dell’abilitazione e dell’iscrizione all’albo. Notizia che ha cambiato la vita di centinaia di famiglie della città di Sabaudia e della provincia che si erano rivolte a quell’architetto per presentare tutta la documentazione ed ottenere i permessi a costruire.
Documentazione che oggi alla luce degli eventi rischia concretamente di non essere valida tanto è vero che il competente Ufficio dell’amministrazione ha dato avvio al procedimento per annullamento in autotutela del permesso a costruire in diverse aree del territorio comunale.
La questione riguarda circa 130 abitazioni con i rispettivi nuclei familiari che con quei permessi hanno costruito delle abitazioni, legittimamente realizzate, ed ora a distanza di oltre 18 anni dalla loro realizzazione si trovano nella disperazione.
Noi consiglieri di Fratelli d’Italia Sabaudia e gli altri consiglieri dei gruppi di minoranza, con una precedente nota, avevamo chiesto la convocazione urgente della Commissione Urbanistica su questa delicata questione ma, nonostante la richiesta, non si è provveduto alla convocazione della Commissione, anche in difformità a quanto previsto dal Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.
Ad oggi la drammatica situazione in cui si trovano diverse famiglie è ancora attuale e necessita di un’azione dell’amministrazione tesa a tutelare il legittimo affidamento a favore dei privati che hanno, con provvedimento rilasciato dal Comune, realizzato le abitazioni facendo, spesso, mutui con gli istituti di credito.
Abbiamo ulteriormente sollecitato l’Amministrazione ad intervenire e l’assessore Tommasetti, in Consiglio Comunale, ci ha comunicato che il Comune ha affidato l’incarico ad un legale per dirimere questa problematica così complessa ed ha provveduto a notificare ai proprietari delle abitazioni l’annullamento del permesso a costruire.
Questo non può essere accettabile perché significa scaricare sui cittadini la totale responsabilità di quanto accaduto. Il Comune è coinvolto in questa azione amministrativa, seppur in buona fede, ragion per cui riteniamo che lo stesso debba farsi carico di trovare una soluzione senza oneri per i malcapitati cittadini.
I cittadini non devono essere messi nella condizione di essere lasciati soli, di doversi trovare un ulteriore professionista per rifare ex-novo tutta la progettazione. Abbiamo chiesto pertanto in sede di Consiglio Comunale di seguire la strada tracciata da altri comuni della provincia trovandosi nella stessa situazione e per lo stesso caso.
Riteniamo plausibile che, analogamente a quanto avvenuto in altri comuni ed a fronte di una concessione legittima ottenuta in conformità con lo strumento urbanistico, il Comune possa nominare un tecnico interno che si faccia carico di validare tutte le concessioni evitando così oneri insopportabili ed improponibili per i cittadini.
Noi vogliamo tutelare i cittadini e su questo non intendiamo arretrare.
Comunicato stampa: I consiglieri comunali di FdI Sabaudia
Maurizio Lucci e Vincenzo Avvisati
