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“Leggo con molta felicità che Roberto Saviano, in un post sul suo profilo Facebook abbia denunciato la situazione di Ahmadreza Djalali, medico ricercatore presso l’Università del Piemonte Orientale che è stato arrestato e condannato a morte in Iran con l’accusa di essere complice di governi nemici di Teheran”, lo dichiara l’europarlamentare democratico Daniele Viotti in un suo post su facebook.
“Roberto ha ragione” – continua Viotti – “l’assenza di dibattito attorno alla questione è vergognosa e deve farci pensare. Ci lamentiamo tantissimo, giustamente, quando mettiamo a rischio le nostre democrazie occidentali ma non diciamo niente quando un uomo libero rischia di essere ucciso da una dittatura. Nel 2017”.
“La politica deve fare di più” – afferma l’europarlamentare dem. – “Oltre a sollecitare, com’è giusto, il governo Gentiloni, assieme al collega dell’ECR Mark Demesmaeker, abbiamo fatto una doppia azione di pressione su istituzioni europee e iraniane scrivendo, chiedendo di intervenire per salvaguardare la dignità della vita e dei diritti umani. Queste azioni sono state sottoscritte dalla gran parte della delegazione del Partito Democratico e di molti altri colleghi stranieri”.
“Casi come questo, inoltre, ci fanno pensare che l’Europa dovrebbe diventare sempre di più un corpo politico a tutti gli effetti” – conclude Viotti – “con una sua politica estera e una sua linea d’azione condivisa. Roberto Saviano fa benissimo a sfruttare la sua influenza per orientare l’attenzione. Accanto a lui, e agli intellettuali, i politici dovrebbero essere sempre in prima linea per lottare per ciò che è giusto”.
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