Lago di Paola: una risorsa da tutelare e valorizzare


Le ultime analisi effettuate da Legambiente sulle acque del Lago di Paola, nell’ambito dell’iniziativa Goletta dei Laghi 2018, hanno riacceso i riflettori sulla necessità di un intervento mirato e congiunto a tutela delle acque e della biodiversità del bacino lacustre più grande di Sabaudia.

“Ringraziamo l’opera di indagine di Legambiente perché ancora una volta ha fatto emergere una serie di criticità in ordine alla gestione sostenibile delle acque – commentano la consigliera Francesca Avagliano e la dottoressa Anna Scalfati dell’omonima Proprietà – Queste analisi servono a documentare i danni del passato e a mantenere alta l’attenzione sulla tutela della biodiversità e di tutte le attività che vengono esercitate nel bacino lacuale, molte delle quali a sostegno dell’economia locale. Non si dimentichi che sul lago di Paola vengono regolarmente svolte iniziative legate al comparto ittico e agricolo, nonché tutta una serie di attività volte alla promozione e allo sviluppo turistico del territorio”.

Comune e Proprietà Scalfati concordano sulla necessità di aprire tavoli tecnici e di confronto che possano interessare tutti gli attori coinvolti.

“Occorre una pianificazione mirata e azioni risolutive per le problematiche emerse. Non si possono continuare ad imputare responsabilità all’Amministrazione comunale e ai proprietari del lago. Vi è la necessità di un intervento massiccio e congiunto, ognuno per il suo ruolo, che possa portare alla corretta gestione e tutela delle acque, compresi controlli a tappeto su scarichi fognari e abusi di altra natura – incalza l’assessore all’Ambiente Ennio Zaottini e la consigliera Avagliano – Oggi più che mai occorre ripartire da un dialogo sinergico con le istituzioni locali e nazionali per tutelare l’ambiente lacustre simbolo di questa terra, ma soprattutto per valorizzarne le potenzialità, andando a sviluppare una serie di iniziative che possano realmente renderlo patrimonio accessibile e valore aggiunto per l’economia locale e la comunità tutta. In particolar modo alla luce della Coppa del Mondo di Canottaggio 2020, che si disputerà proprio sulle acque del lago di Sabaudia. Questa occasione deve essere affrontata con la lungimiranza propria di ogni macro-progetto e va pianificata con tempo e con tutte le accortezze del caso. Non dobbiamo pensare solamente ai giorni di competizione internazionale ma è necessario capitalizzare questa esperienza per trasformare il lago in un vero e proprio campo di gara adatto ad ogni occasione, attrattore per quel turismo sportivo attraverso il quale la città di Sabaudia potrebbe dare un forte impulso al tessuto economico del territorio. Per far ciò però servono fondi e prima ancora una comunione d’intenti tra tutte le istituzioni chiamate in causa, su più livelli e competenze”.

“Sabaudia è diventato il primo laboratorio politico ed economico italiano dove pubblico e privato sinergicamente in pochi anni hanno rivoluzionato le strategie – conclude Anna Scalfati – Oggi in agenda ci sono i campionati mondiali di canottaggio ma anche un progetto europeo LIFE di riqualificazione delle acque promosso dal CNR insieme alla proprietà e alle istituzioni locali ma anche il contratto di lago: tutti strumenti di pianificazione e di finanziamento che permetteranno la fruizione sostenibile dei beni. Certo è fondamentale che tutti siano allineati e collaborino. Non è pensabile che ci siano strumentalizzazioni o interessi economici contrari alla conservazione di questo patrimonio così come accaduto negli ultimi decenni. Deve essere chiaro e forte l’intento di valorizzare il lago e non di usarlo per fini speculativi”.

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