Intervista a Riccardo Maggi, uno dei fondatori della Compagnia Oneiron


“Il vangelo di Tijuana” in scena fino al 2 dicembre al Teatro Trastevere di Roma.  Questo spettacolo nasce dalla collaborazione tra i membri fondatori della Compagnia Oneiron (Riccardo Maggi e Michela Tebi) e Gianluca Giaquinto. Nel cast: Giacomo De Rose -Jesus, Dimitri D’Urbano -Babu, Elisabetta Angelin -Nancy e Michela Tebi -Lisavet. Musiche: Alessandro Rebesani. Aiuto regia: Michela Tebi

“Con il Vangelo di Tijuana, noi della Compagnia ci siamo allontanati da quello che è stato fino ad ora il nostro stile, abbiamo osato, abbiamo messo in scena un lavoro che è una sfida per tutti, dai quattro attori in scena, alla regia e al testo. L’obbiettivo è far vivere al pubblico ciò che abbiamo vissuto noi la prima volta che abbiamo letto il copione in sala: sentirci trasportati in Messico, nel 1990, credere a ciò che sta accadendo, temere veramente per la sorte dei personaggi. Questo è lo scopo che ci prefissiamo: che il pubblico dimentichi di essere nel luogo dove “è tutto finto”, e si trovi immerso in un luogo estremamente reale.”

Per fare questo, lo stile varia durante lo spettacolo, da un registro quasi naturalistico si costruirà una vera e propria macchina scenica basata su ritmi precisi e serrati, per poi tornare al registro precedente, il tutto in modo a volte graduale e a volte brusco. Osare, appunto.

Intervista a Riccardo Maggi, uno dei fondatori della compagnia Oneiron.

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