Bruxelles fa appello contro Tribunale Ue su Tercas


La Commissione Ue ha deciso di fare appello alla Corte di Giustizia Ue contro la sentenza del Tribunale Ue che il 19 marzo annullava la decisione dell’antitrust Ue sugli aiuti a Banca Tercas. L’antitrust Ue aveva bocciato, in quanto aiuto di Stato illegale, l’uso del Fondo Interbancario (Fitd) nel salvataggio di Tercas. Bruxelles chiede ora alla Corte chiarimenti su quando una misura può essere considerata imputabile allo Stato. Lo fa sapere un portavoce della Commissione Ue.

Nella sua sentenza il Tribunale Ue, spiega il portavoce, “sembra allontanarsi dagli standard stabiliti dal caso di legge”. Questi chiarimenti, prosegue, saranno utili alla Commissione “quando deve far rispettare le regole sugli aiuti di Stato ad entità detenute da privati ma con un mandato pubblico”. Nella sentenza del 19 marzo, il Tribunale Ue stabilì che non ci fu ‘aiuto di Stato’ nei fondi concessi dal Fondo Interbancario (Fitd) alla Popolare di Bari per il salvataggio di Tercas nel 2014 e bocciato dall’Antitrust Ue all’epoca come aiuto di Stato illegale. Il Tribunale Ue aveva accolto il ricorso dell’Italia e della Popolare di Bari (sostenuto dalla Banca d’Italia), annullando la decisione della Commissione Ue perché non aveva dimostrato che i fondi concessi a Tercas a titolo di sostegno del Fitd (dove sedeva nel consiglio un rappresentante di Bankitalia) fossero controllati dalle autorità pubbliche italiane.

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