Si chiama “Redune” il progetto finalizzato alla salvaguardia delle dune del litorale veneto, che sara’ realizzato dall’Universita’ veneziana di Ca’Foscari con finanziamenti dell’Unione Europea (programma Life Natura) e della Regione. “Si tratta di un’iniziativa di grande pregio naturalistico e ambientale ma anche di enorme importanza per la tutela di uno degli ambiti piu’ preziosi del nostro turismo – sottolinea l’assessore regionale al territorio e ai parchi, Cristiano Corazzari -, un turismo che non solo a parole, ma con i fatti, cerchiamo di rendere sempre piu’ sostenibile e meno impattante, affinche’ questa risorsa possa conservarsi e valorizzarsi nel tempo”. Il costo dell’operazione e’ di 2 milioni di euro e i lavori dureranno quattro anni e mezzo. Per difendere e rinnovare tre chilometri di questa barriera naturale che funge da protezione dell’entroterra costiero, saranno piantate 150 mila piante e saranno realizzati un chilometro di passerelle e dieci di recinzioni: un’azione condotta da scienziati ed esperti attraverso il coordinamento tra Universita’, Regione del Veneto, Comuni di San Michele al Tagliamento (Bibione), Caorle, Eraclea, Jesolo e Cavallino-Treporti e i relativi consorzi turistici e stabilimenti balneari. “I primi ad avere un beneficio dal ripristino del sistema dunale quale difesa naturale dalle mareggiate e dall’erosione delle spiagge – sottolinea l’assessore veneto – sono proprio gli imprenditori che operano lungo la costa. Grazie a questo progetto, con la rinaturalizzazione degli habitat, saranno ‘ricuciti’ quegli strappi tra duna e duna provocati dall’incessante passaggio dei fruitori dell’arenile, che rappresentano un pericolo in caso di invasione dell’acqua dal mare”. (fonte AGI)
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