Nel corso dell’ultimo incontro dell’Unità di Crisi l’Assessore al Commercio del Comune di Cassino, Arianna Volante, ha richiesto a tutte le Associazioni di categoria presenti di predisporre un documento contenente delle proposte e/o osservazioni da sottoporre nei giorni successivi.
Confcommercio Lazio Sud Cassino presenterà un documento che è il risultato di un lungo e costruttivo confronto avuto con gli operatori Associati e non; un’analisi dell’attuale scenario dovuto all’emergenza Covid 19 ma anche e soprattutto al dilagare di fenomeni preoccupanti quali l’abusivismo commerciale, l’estorsione e purtroppo, l’usura.
“La criminalità organizzata – spiega Bruno Vacca – ha trovato nella pandemia l’occasione per fare nuovi affari, utilizzando la massa di denaro disponibile per rilevare aziende e prestare a strozzo somme che non potranno essere restituite. Non possiamo permettere che l’assenza di interventi mirati e tempestivi determini la moria di tante piccole e medie imprese, comprese quelle a conduzione familiare che costituiscono l’ossatura del Commercio e Attività Produttive del territorio. La mancanza di liquidità, ritardo per i ristori, le lungaggini burocratiche e la carenza della consapevolezza da parte del Governo, della gravità della situazione, sono gli aspetti assai negativi con i quali, le Associazioni di categoria combattono ogni giorno”.
“Così come ogni giorno combattiamo per garantire il massimo supporto alle imprese tutte, non solo quelle Associate – prosegue Vacca – abbiamo attivato un servizio sul credito attraverso l’utilizzo del medio credito centrale, inoltre stiamo già lavorando per la partecipazione al prossimo Bando regionale rivolto alle “Reti di Imprese”, uno strumento che riteniamo importante anche quale contributo per una buona ripartenza della Città di Cassino, con lo stesso spirito che vide questa città rinascere, dopo la fine della seconda guerra mondiale, grazie all’unità tra i cittadini, le Istituzioni e in primis il Comune di Cassino e l’Abbazia di Montecassino”.
“Come giustamente sottolineato da Chiara Pittiglio, operatrice della nostra città, bisogna ripartire dalla cultura, dalla storia di Cassino e dalla cultura di impresa, gestendo al meglio possibile l’emergenza socio-economica e iniziando da subito a progettare l’immediato nostro futuro”.
Confcommercio Lazio Sud intende focalizzare la massima attenzione alle imprese del territorio che rappresentano non soltanto una risorsa economica ma anche un vero e proprio patrimonio storico e identitario. Perdere le piccole e medie realtà imprenditoriali di Cassino significherebbe stravolgere l’aspetto e l’identità di una città già martoriata da un recente passato.
“Da ormai quindici giorni -conclude Vacca- si assiste ad una situazione di forte disagio e di scarso controllo. L’abusivismo, piaga che storicamente ha colpito in modo prevalente estetica e acconciatori, si sta espandendo anche in altri settori sotto forma di comportamenti sleali e totalmente irrispettosi delle norme igienico sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per questi motivi, come Associazione, chiederemo l’istituzione di un Codice Etico per le imprese del commercio basato anche sui principi di appartenenza e di cultura del territorio, nonché un protocollo di sicurezza condiviso, per far sì che le imprese possano tornare a lavorare in totale sicurezza per sé e per gli altri. Non ultima tra le proposte di Confcommercio Lazio Sud Cassino c’è anche la richiesta di attivazione di uno sportello psicologico per i titolari delle imprese ormai psicologicamente provati dalle pesanti e persistenti restrizioni”.