Lazio e Cinema

“Lazio e il cinema” arriva all’ Auditorium Parco della Musica


Cinque province, oltre un secolo di storia del cinema e centinaia di pellicole per scoprire l’intero territorio di Roma e del Lazio dal punto di vista dei grandi maestri della settima arte di ieri e di oggi, attraverso 28 interviste a testimonial d’eccezione, 29 passeggiate tra i luoghi del cinema e 18 ricette di grandi chef e osti.

La nuova Guida di Repubblica ‘Lazio e il cinema – Storie, luoghi, star’ è il volume che, in oltre 300 pagine, conduce i lettori sui luoghi dei set, alla scoperta di inedite occasioni turismo esperienziale.
Un prezioso articolo di Vincenzo Mollica apre il volume, tra ricordi felliniani e la proposta di un museo a cielo aperto dedicato ai volti simbolo del cinema laziale: “Ci sono delle facce di attori – scrive Mollica – che rappresentano Roma come un monumento. La faccia di Alberto Sordi, se fosse riprodotta con gli stessi volumi del Colosseo e posizionata dall’altra parte dei Fori Imperiali, sarebbe più che un monumento, sarebbe un segno, un simbolo. Come lo sarebbe anche la faccia di Anna Magnani, posta nelle strade di Roma. Potrebbe essere un museo a cielo aperto tra i viali di Villa Borghese, con i volti di questi grandi attori, sarebbe fantastico, partendo proprio dalla piazza già intitolata a Federico Fellini, sotto Porta Pinciana”.

A seguire, la sezione dedicata ad ogni provincia della Regione è introdotta da un racconto inedito a firma di un nome di punta della letteratura italiana, ispirato al tema della settima arte: Melania Mazzucco per la Tuscia, Chiara Valerio per il Pontino, Antonio Pascale per la Ciociaria, Marco Lodoli per Roma e provincia, Paolo Di Paolo per la Sabina.


Ogni capitolo è poi arricchito dalle interviste a testimonial d’eccezione, tra ricordi, aneddoti e luoghi del cuore legati a quel territorio. Ecco, quindi, la Roma di Francis Ford Coppola, Natalie Portman, Liliana Cavani, Cristina Comencini, Daniele Luchetti, James Franco, Emmanuelle Seigner, Filippo Nigro, Mimmo Calopresti, Gina Lollobrigida e Giuliano Montaldo. Oppure gli scorci ciociari di Christian de Sica e di Luca Manfredi, figlio di Nino; e il rapporto con il Reatino di Daniele Vicari; ma anche l’amore per il Viterbese di Marco Bellocchio e di Francesca Archibugi; oltre alle testimonianze sul Circeo e la provincia di Latina di Dacia Maraini, Elena Sofia Ricci e Paolo Genovese.


Per ogni territorio, inoltre, le Passeggiate nel cinema conducono i lettori tra i set più suggestivi di ieri e di oggi, dai Castelli Romani alla faggeta dei Monti Cimini, dalla città di Rieti all’isola di Ponza, fino a inoltrarsi con otto itinerari tra i rioni e i quartieri di Roma, dalla Garbatella all’Eur, da Campo Marzio a Monti, dal Flaminio all’Esquilino e al Pigneto, per arrivare poi al focus sulla Festa del Cinema di Roma. Meraviglie archeologiche, borghi incantevoli, natura incontaminata, scorci urbani e spiagge da sogno sono quindi letti attraverso la lente d’ingrandimento del cinema. Dopo ognuna delle 29 passeggiate, non mancano i consigli su dove mangiare, comprare e dormire, tra ristoranti, trattorie, pizzerie, botteghe e luoghi del gusto, oltre a hotel, b&b e dimore di charme, per un totale di 612 insegne di qualità segnalate in tutto il Lazio.


“Cinecittà e i maestri del cinema” è il capitolo che esplora il rapporto della “fabbrica dei sogni” di via Tuscolana e la città, attraverso articoli di approfondimento – tra cui due focus a cura di Laura Delli Colli – e le interviste ai grandi artigiani del cinema, tra premi Oscar e nomi di fama mondiale, da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo a Vittorio Storaro, da Gianni Quaranta a Nicoletta Ercole, da Francesco Pegoretti a Massimo Cantini Parrini, da Dalia Colli a Marco Spoletini, fino ai sarti del cinema Giovanna Buzzi e Odino Artioli.


«Questa guida nasce per illuminare un percorso di ripresa e per far riflettere sulla straordinaria dimensione che ha una fabbrica dei sogni profondamente legata alla Capitale e a tutte le province laziali. Per testare la solidità dei progetti basta leggere cosa raccontiamo in queste pagine, basta vedere cosa è successo dal dopoguerra a Roma, nel Lazio, a Cinecittà, basta sfogliare la guida per ricordarsi cosa ha rappresentato e rappresenta questa grande industria culturale, quanti produttori, attori, registi, sceneggiatori, costumisti, direttori di fotografia, set decorator, scenografi, hairstylist, make up artist, montatori, sarti, macchinisti, ha schierato in campo. Eccellenze mondiali, da Oscar», scrive il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, nella sua introduzione al volume; mentre il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nella sua prefazione, aggiunge: «La Guida di Repubblica, ancora una volta, ci dà la possibilità conoscere la nostra Regione da un punto di vista originale e fuori dagli itinerari più battuti. Pagina dopo pagina, scopriamo una grande rete di bellezze naturali e storiche che si interseca con grandi pellicole e attraversa l’intero territorio». Giovanna Pugliese, responsabile Cinema e Progetto ABC Regione Lazio, nella seconda prefazione della Guida, conclude: «Nel settore degli investimenti (settore Cinema, ndr) siamo la seconda Regione in Europa e in tutto questo periodo critico abbiamo provato a salvaguardare tutta la filiera. L’idea di una messa a sistema è riscontrabile anche nel nuovo hub online lazioterradicinema.it».


A chiudere il volume, la sezione Ricette del cinema: un intero e ricco menu, dagli antipasti ai dolci, che parla di cucina tradizionale e di cinema. Qui, infatti, 18 piatti apparsi in film iconici vengono interpretati dai migliori chef e osti di Roma e del Lazio in altrettante ricette. Così, ad esempio, la mozzarella in carrozza protagonista di una scena di ‘Ladri di biciclette’ è svelata passo passo da Stefano Callegari; mentre la cacio e pepe di ‘Roma’ di Fellini è proposta da Simone Panella del ristorante Antica Pesa; o ancora gli spaghetti aglio, olio e peperoncino de ‘Il Conte Tacchia’ sono riletti dallo chef stellato Antonello Colonna.


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