Il mondo dell’associazionismo sportivo ha vissuto e continua a vivere un periodo di forte penalizzazione, che ha toccato il suo picco nel periodo di pandemia e che sta bloccando fortemente tutt’ora la crescita e la ripartenza del settore sportivo.
Le realtà sportive sono state purtroppo le prime ad essere state sottoposte a chiusura a causa delle norme anti-contagio e le ultime ad essere riaperte. Il comparto sportivo è reduce dunque, non solo da due anni di fermo, ma da forti restrizioni prolungate nel tempo, che ne hanno impedito una normale ripresa, come il distanziamento, l’obbligo della mascherina, il divieto dell’uso degli spogliatoi, la sanificazione e quanto altro ha reso impossibile una normale pratica all’interno delle strutture stesse. È stato ed è per tutti e tutte loro, un periodo fatto di sacrifici, di impegni assolti, di speranze, che conserveranno per tutta la vita.
Per essere vicini al nostro “mondo” lo scorso 7 marzo il Consigliere Provinciale di OPES Andrea Chiarato, ha inviato una nota al Commissario Prefettizio del Comune di Latina, chiedendo una manovra di sensibilizzazione per tutte le realtà sportive che necessitano di ambienti pubblici per poter mostrare il lavoro di un anno intero svolgendo i saggi finali.
“Ad oggi, – afferma il Consigliere Chiarato – che tutto questo sembrava essere superato, ci troviamo invece a dover fare i conti con un nuovo nemico, il caro bollette, che sta divenendo per la maggior parte delle associazioni motivo di chiusura definitiva a causa dell’insostenibilità dei costi elevati.
Il 2023, doveva rappresentare per molti l’anno della ripartenza, del rilancio, ma si sta trasformando in un nuovo periodo di stallo che mette a repentaglio la longevità di piccole e grandi realtà sportive del nostro territorio, luoghi in cui crescono i giovani del domani, i cittadini della nostra amata Latina.
Queste società e associazioni sportive – continua il Consigliere Chiarato – vivono di cuore, impegno, volontà e passione ed il loro obiettivo non è nel ritorno economico, ma nel sentirsi il trampolino sociale per i loro giovani associati, sportivi e sportive di Latina. Rappresentano uno dei motori principali dell’evoluzione positiva, della formazione culturale delle generazioni in crescita, che dobbiamo in ogni modo favorire”.
Tale argomento introdotto, trova un nesso ed un collegamento diretto con quelle che sono le infrastrutture comunali che permettono la massima espressione di queste realtà, ovvero il Palazzetto dello Sport di via dei Mille ed il Teatro D’annunzio di Latina. Quest’ultimo, rimasto chiuso per sette lunghi anni, ha visto la sua recente apertura che coinvolge indirettamente anche i protagonisti e le protagoniste delle associazioni sportive indoor di Latina che sognano di potersi esprimere nei saggi di fine anno presso in tali luoghi aperti al pubblico. Sono le nostre ragazze ed i nostri ragazzi, in età scolare, che ambiscono ad avere questo piccolo ma significativo momento di affermazione personale da condividere con le loro famiglie e con chi ha lavorato con loro per passione comune.
Ma ecco nuovo ostacolo al fronte: allo stato attuale delle cose, tali realtà, non hanno e non avranno la possibilità di poter sostenere i costi. Il costo per poter riportare le giovani generazioni a sentirsi protagoniste con un saggio di fine stagione è economicamente insostenibile per queste piccole società sportive, oberate da consumi energetici triplicati e da spese di gestione al limite del sostenibile.
“Non dare loro la possibilità di beneficiare di tale esibizione pubblica – afferma Chiarato nella nota inviata al Commissario del Comune di Latina – equivale a definire le piazze e le strade, specie di notte, come i luoghi dove dar sfogo al bisogno di affermazione dei giovani ragazzi, delle giovani ragazze di Latina.
Abbiamo quindi voluto sensibilizzare il Commissario Valente su tale argomento, per trovare una soluzione condivisa per fare in modo che i saggi, importanti momenti conclusivi del lavoro di un anno intero, non pesino sulle casse delle associazioni reperendo nel bilancio del Comune di Latina le somme necessarie che potranno consentire a queste associazioni di svolgere tale preziosa attività nel teatro D’Annunzio e nel Palazzetto dello Sport, per questa annualità”.
Difendere il diritto alla pratica sportiva è un cardine che la società e le amministrazioni dovrebbero garantire a tutti e proprio per questo motivo, il nostro invito ovviamente non è rivolto solo al Comune di Latina ma a tutti i Sindaci e le Amministrazioni dei Comuni della nostra Provincia.
Purtroppo molto spesso, la vita frenetica e le difficoltà economiche che il nostro paese sta affrontando portano a dimenticare che i veri sconfitti di questa triste realtà sono le ragazze ed i ragazzi, in età scolare, che ambiscono ad avere un piccolo ma significativo momento di affermazione personale da condividere con le loro famiglie e con chi ha lavorato con loro per passione comune e che giorno dopo giorno contribuisce alla loro formazione, allontanandoli da realtà nocive per la loro crescita.