Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina

Latina ospita la mostra “Gianni Berengo Gardin. Fotografo”


Latina si prepara ad accogliere un evento culturale di straordinario valore: la mostra “Gianni Berengo Gardin. Fotografo” a cura di Alessandra Mauro e Suleima Autore.
Si tratta di uno degli eventi di punta della terza edizione del Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina organizzato da Latina Mater Ets, Fondazione Roma e Comune di Latina. “Siamo orgogliosi e onorati di ospitare la mostra di Gianni Berengo Gardin tra gli eventi collaterali del Concorso e, soprattutto, di donare alla nostra città un appuntamento dal prestigio internazionale”, dichiarano gli organizzatori. “Le opere di Gianni Berengo Gardin, uno dei maggiori fotografi italiani, fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali, tra cui l’Istituto Centrale per la Grafica e il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale di Parigi, il Musée de l’Elysée di Losanna, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Presto gli occhi della nostra comunità si riempiranno di bellezza pura e storia autentica”.
Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si è dedicato alla fotografia di reportage, d’indagine sociale, di architettura e di descrizione ambientale. Ha collaborato con le principali testate italiane ed estere, ha pubblicato più di 260 volumi fotografici.
Nel 1972 la rivista Modern Photography lo annovera tra i “32 World’s Top Photographers”. Nella Storia della fotografia italiana (Laterza, Roma-Bari 1987) Italo Zannier lo definisce “il fotografo più ragguardevole del dopoguerra”. Nel 2003 fa parte degli 80 fotografi selezionati per la mostra “Les
choix d’Henri Cartier-Bresson”.
Ha tenuto oltre 360 mostre personali in Italia e all’estero: da Colonia a Montreal, da Venezia a New York, fino alle più recenti al PalaExpo e al MAXXI di Roma, a Milano e Venezia. Numerosi i premi e i riconoscimenti, tra cui il Premio Brassaï a Parigi, il prestigioso Lucie Award alla carriera a New York, già assegnato tra gli altri a Henri Cartier-Bresson, William Klein ed Elliott Erwitt.
La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Suleima Autore, ospiterà una selezione di opere dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie; dai luoghi del lavoro a quelli della vita quotidiana; dagli ospedali psichiatrici, all’universo degli zingari, dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città.

© Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia Milano / Contrasto Roma

L’appuntamento è giovedì 8 maggio presso il Museo Duilio Cambellotti con l’inaugurazione della mostra che potrà essere visitata fino al 25 maggio. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
Per chi desidera partecipare al Concorso, sarà possibile candidare le proprie fotografie fino al prossimo 3 aprile. Dall’8 al 25 maggio si terranno la mostra dei finalisti e numerosi eventi collaterali che vedranno la partecipazione di ospiti illustri, tra esponenti della cultura di Latina e fotografi conosciuti a livello internazionale. Un’occasione unica per illuminare la città attraverso la fotografia e avvicinare l’intera comunità, dai fotografi a tutti gli amanti di quest’arte, dai più piccoli alle scuole medie e superiori – a queste ultime è dedicata una sessione specifica del Concorso, la “Sessione speciale Francesco Mansutti”.


Napoli, 1967
Gianni Berengo Gardin: Le sue prime foto sono apparse nel 1954 sul settimanale Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, di cui è stato collaboratore fino al 1965. Dal 1966 al 1983 ha realizzato per il Touring Club Italiano un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per l’Istituto
Geografico De Agostini di Novara e per l’industria (Olivetti, Alfa Romeo, Fiat, IBM, Italsider, ecc.). Dal 1979 al 2012 ha documentato le fasi di realizzazione dei progetti architettonici di Renzo Piano. Nel 1975 Bill Brandt lo seleziona per la mostra “Twentieth Century Landscape Photographs” al Victoria and Albert Museum di Londra. Nel 1982 Ernst Gombrich lo cita come unico fotografo nel libro The Image and the Eye. Nel 2015 Hans-Michael Koetzle gli dedica diverse pagine nel volume Eyes Wide Open! 100 Years of Leica Photography. Tra le personali più recenti, si segnalano nel 2016 “Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri” al PalaExpo di Roma, che ne ha ripercorso la lunga carriera attraverso i principali reportage e oltre 250 fotografie, e nel 2022 l’ampia retrospettiva “L’occhio come mestiere” al MAXXI di Roma. Nel 2014 a Milano e nel 2015 a Venezia, in collaborazione con il FAI, ha esposto l’importante reportage di denuncia sul passaggio delle grandi navi a Venezia. Tra i numerosi premi e riconoscimenti si segnalano: nel 1990 il Premio Brassaï a Parigi, dove è invitato d’onore al “Mois de la Photo”; nel 1995 il Leica Oskar Barnack Award ai “Rencontres Internationales de la Photographie” di Arles, per il reportage sui campi nomadi di Firenze; nel 1998 il Premio Oscar Goldoni per il miglior fotolibro dell’anno con Zingari a Palermo; nel 2008 a New York il prestigioso Lucie Award alla carriera, già assegnato a Henri Cartier-Bresson, Gordon Parks, William Klein, Willy Ronis, Elliott Erwitt. Nel 2009 riceve la Laurea Honoris Causa in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano, nel 2014 il Premio Kapuściński per il reportage, nel 2017 il Leica Hall of Fame Award.


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