rifiuti

Rifiuti: Simeone “Basta copioni già noti”


“Rifiuti, solito copione e nessuna riposta. In commissione ambiente, oggi, avevamo chiesto l’audizione dell’assessore Buschini e del consulente per la redazione del piano dei rifiuti regionale, Daniele Fortini. L’obiettivo era comprendere quali fossero le linee guida che la Regione sta seguendo per la redazione del piano. Risultato, abbiamo sentito snocciolare i soliti dati tra approssimazione e previsioni che non han no nulla che vedere con la realtà. In questi anni, dal 2013 per l’esattezza, attendiamo che il piano dei rifiuti promesso e non ancora palesato da Zingaretti faccia la sua apparizione. L’assessore Buschini nell’ultimo consiglio monotematico sui rifiuti, di fine ottobre, ci ha assicurato che entro dicembre 2016 il piano sarà portato in consiglio. Ma siamo alla seconda metà di novembre e ancora non è chiaro cosa si intenda fare. Per questa ragione, con forza, anche oggi ho chiesto di mettere un punto alla teoria e di passare alla pratica. Di partire dai dati reali, quelli elaborati da Ispra relativamente al 2014, e di programmare gli interventi necessari in materia per uscire dall’emergenza. La distanza tra il mondo virtuale in cui vivono Zingaretti e i suoi e quello reale si misura sul fatto che ad oggi siamo su 3 milioni e rotti l’anno di rifiuti prodotti nella nostra regione di cui oltre 2 milioni sono indifferenziati e circa un milione sono differenziati. Questo significa che esiste un gap di rifiuti che, letteralmente, non si sa dove mettere. Ed è qui, in questo abisso, che la Regione deve intervenire mettendo a punto un piano che entri nel merito della questione e con coraggio decida come intende agire. Oggi le riposte devono essere chiare almeno quanto quelle che non solo noi come opposizione, ma il Governo e l’Europa, chiedono a quesiti altrettanto espliciti. La Regione intende chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti sul suo territorio rispondendo al principio di autosufficienza e mettendo fine a questi viaggi della speranza che, un’impiantistica obsoleta ed inadeguata, impongono alla nostra spazzatura? Allora definisca gli ambiti territoriali di riferimento basandosi sul principio di prossimità. Ipotizzi la divisione del Lazio in tre macroaree, penso per fare un esempio una per Roma, una per la provincia di Roma con Viterbo e Rieti ed una per Latina e Frosinone. Prenda atto che la scelta del Governo di prevedere per il Lazio un nuovo termovalorizzatore non è campata in aria ma figlia dell’analisi degli stessi dati e delle stesse lacune che sono evidenti a tutti. Discuta con i territori, recepisca le istanze delle Province che, come nel caso di Latina, hanno pianificato interventi basati sull’effettiva esigenza e sul reale volume di rifiuti prodotto. Che hanno individuato i siti idonei per gli impianti, preoccupandosi di collocarli sul territorio in modo da garantire a tutti i Comuni la medesima distanza, parità di accesso ed i medesimi costi per effettuare lo smaltimento. E spieghi ai cittadini cosa e come intende farlo con una programmazione a breve, medio e lungo termine capace di chiudere una volta per tutte l’emergenza. Un piano regionale dei rifiuti non può non avere dei capisaldi solidi da cui partire. Non può basarsi su previsioni regolarmente smentite dai fatti e dai dati. Attendiamo fiduciosi risposte mentre dicembre 2016 si avvicina”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

Newsletter

[wysija_form id=”1″]

Guarda anche...

San Felice Circeo

San Felice Circeo: Pulizia dei fondali, preziosa la sinergia con Enti e associazioni

Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di pulizia dei fondali dell’area portuale di San …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *