La rassegna artistica intitolata “Inventario dell’Anima” rappresenta un viaggio in un tempo non del tutto scomparso ma viene riproposto in una rievocazione vibrante di presenze e creatività.
“Un’arte mischiata con l’antiquariato” così tiene a precisare l’organizzatore della mostra Matteo Pippa. E tra le diverse opere che saranno presentate- prosegue- ci saranno due splendidi acquerelli, conosciuti come opere particolari dell’età giovanile di Gaetano Genovese , noto per la realizzazione della sala del trono della Reggia di Caserta. Sono due opere pregevolissime e delicatissime, alti esempi di bravura, tecnica e di sensibilità artistica”.
Secondo l’organizzazione, l’iniziativa espositiva rappresenta anche “una ristrutturazione dello spazio espositivo della Galleria Papier, una evoluzione del gusto e dello stile, in cui le forme dell’arte pittorica, dell’arte orafa, dell’antiquariato e della moda”. La mostra allestita in uno spazio variegato permette di aggirarsi tra mobili Rococò napoletani, un salotto in Art déco del Piacentini, autentiche specchiere Luigi Filippo e vetri soffiati di Murano della prima metà del 1800.
Ci si muove tra i periodi del Romanticismo fino al tardo Novecento. Gli artisti proposti sono: Gaetano Genovese (Eboli 1795 – Napoli 1875), architetto della Real Casa, allievo di Paolo Santacroce, autore di numerosi interventi di ristrutturazione della reggia napoletana,
Edward Matthew Ward (Londra 1816 – Slough 1879) pittore vittoriano ricordato per i suoi dipinti nel Palazzo di Westminster, qui rappresentato con un olio su tela del 1853 raffigurante Cristo tra i soldati.
Carlo Quaglia (Terni 1903 – Roma 1970) Artista dalla vita avventurosa,si rivolse agli studi artistici nel periodo di prigionia inglese in india, scegliendo la pittura dopo il suo rientro in Italia. Seguace della scuola romana e di pittori come Scipione e Mafai è qui con un opera dal titolo “fiori al cartoccio” del 1953.
Mario Magnani (Salsomaggiore 1913 – 2000) pittore di grande cultura ed elevata abilità artistica. Le sue opere sono oggi presenti in numero collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. In questa mostra è presente con numerosi paesaggi.
Mihail Cyxahob (Siberia 1917 – Mosca 2013) è uno straordinario artista russo, versatile disegnatore, pittore e scultore, tra gli artisti gratificati dalla ex Unione Sovietica e nella mostra è rappresentato con le pregevoli opere: “Curch” olio su tavola del 1959, “Dacia” olio su tavola del 1983 e “Mosca Innevata” del 1989. Altro protagonista è Rodolfo Zito (Molochio 1924 – Roma 1970), allievo di bottega del maestro Cannata che è presente con un olio su tela dal singolare titolo “Irruenza”.
In questo percorso fanno sfoggio alcuni abiti femminili a testimonianza di vitalità e presenza umana caratterizzante le epoche considerate, un vestito coloniale inglese dei primi del 1900 in seta, un charleston del 1920 rosso fragola, un vestito da sposa del 1950 in damasco e seta ed un abito in acetato degli anni ’60 come esempio di “moda industriale”.
L’esperta artistica Rossana Cerroni commentando l’interessante rassegna così dichiara: “Tutti esempi altamente qualificanti che aggiungono prestigio a questa operazione che non può essere considerata soltanto come un esposizione d’arte, ma va intesa come un vero e proprio Inventario culturale per un territorio forse ancora quiescente e non pienamente recettivo verso operazioni di “cultura visiva” di ampio respiro”.
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