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Sermoneta. Una stele e un “albero della memoria”


È stato inaugurata ieri mattina, 25 aprile a Sermoneta una stele commemorativa ai piedi di un albero di cipresso diventato “albero della memoria”, per onorare tutte le vittime del Covid-19.
La cerimonia si è tenuta in forma ristretta in largo Donatori di Sangue a Sermoneta Scalo ed è stata organizzata dalla sezione di Sermoneta dell’Avis e dall’amministrazione comunale, alla presenza di una piccola rappresentanza dell’Avis, dell’amministrazione comunale, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta, Asl, istituto comprensivo Donna Lelia Caetani, Protezione civile di Sermoneta e forze dell’ordine.
Dopo il saluto del presidente Avis Carlo Quattrocchi, che ha ricordato come questa ricorrenza del 25 aprile possa rappresentare «un simbolo di libertà anche dalla pandemia», c’è stata la benedizione della stele da parte di don Andrea priore dell’abbazia di Valvisciolo e l’esecuzione del Silenzio col trombettista della Banda musicale Fabrizio Caroso da Sermoneta. A seguire, il saluto della vicaria dell’IC Lelia Caetani, prof. Giusy Fabbricini, che ha sottolineato come l’albero della memoria rappresenti «un ponte tra passato e presente» e restituisce «dignità alle vittime andate via in solitudine».
Infine., il saluto del sindaco Giuseppina Giovannoli: «Anche il nostro territorio ha pagato un tributo importante in termini di vittime del coronavirus. 5 morti a Sermoneta, 529 nella nostra provincia e ben 118mila in tutta Italia. Mentre i freddi bollettini quotidiani ci parlano di numeri, oggi ricordiamo le persone, le vite spezzate e le storie familiari. Questo albero e questa stele sono una memoria viva soprattutto per coloro che non hanno potuto abbracciare i propri cari nell’ultima ora». Giovannoli ha infine ringraziato «quanti si sono adoperati in questi 14 mesi per aiutare i cittadini a superare i momenti più difficili» e ricordato che da domani, con il Lazio in zona gialla, «dovremo continuare a rispettare le regole»: «Siamo alle prese con le vaccinazioni a cui affidiamo l’aspettativa di veder finalmente conclusa questa terribile prova, ma non è ancora finita».
Al termine della cerimonia, il sindaco ha reso omaggio al monumento ai caduti di corso Garibaldi deponendo un omaggio floreale a quanti hanno immolato la loro vita per restituirci un’Italia libera.


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