La fotografia del territorio pontino in primo piano
Sarà un incontro che avrà come tema anche la fotografia quello organizzato da Racconti di Sabaudia il 25 novembre prossimo presso l’Hotel le Palme di Sabaudia con l’architetto Daniela Cavallo, coordinatrice di “Latina Candidata a Capitale italiana della Cultura 2026”.
Nell’occasione verranno consegnati anche i riconoscimenti ai vincitori del contest fotografico Racconti di Sabaudia 2023 che ha visto premiati autori di Sabaudia, Latina e Terracina.
“La fotografia è il terzo occhio che abbiamo, quello al contempo riflessivo ed istintivo che sa cogliere ciò che in un istante a volte non riusciamo a vedere, – afferma la coordinatrice del dossier della candidatura di Latina, presentato al Ministero della Cultura – strumento che svela, dunque arte per definizione, e quest’arte a Latina è tradizione consolidata, una vocazione del territorio che si consolida da un paio di anni nel ‘Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina’ oltre che in altre iniziative legate sia a foto storiche della città che ad immagini contemporanee del territorio, che raccontano per scatti, immagini, fotogrammi, sempre con quel desiderio atavico di fermare il tempo in uno spazio preciso che poi si trasforma in luogo. A volte luogo del cuore”.
“Fotografia non solo espressione a pieno titolo d’arte contemporanea, fotografia come mezzo che riesce a cogliere l’emozione di quell’istante che sfugge alla ragione”, spiega Maria Costici curatrice del contest fotografico Racconti di Sabaudia, brend culturale di successo nazionale da cui il libro trae ogni anno la copertina, e divenuto un appuntamento fisso del territorio pontino.
“Le oltre ottantamila visualizzazioni delle fotografie pubblicate quest’anno sulle pagine Facebook ed Instagram dei Racconti di Sabaudia – aggiunge Costici – raccontano come siano state amate dal pubblico dei social le immagini di questo luogo magico per le sue mille sfumature di colori, per la possibilità di poter realizzare scatti così emozionali alle prime luci dell’alba o nell’attimo in cui il sole si inabissa nel mare. Percepire, non guardare, è il termine che si dovrebbe usare davanti una fotografia che riesce a emanare ricordi e nostalgie, a modificare la realtà donandole nuovi significati che nessuna parola riuscirebbe mai ad esprimere”.
Questo incontro vedrà una Latina come voce narrante di un racconto senza i confini del tempo, come scrigno magico da cui liberare profumi e colori di un territorio antico mai sbiadito dal passare dei secoli.
“Ringrazio l’organizzazione di ‘Racconti di Sabaudia’ per il coinvolgimento di Latina, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, all’evento del prossimo 25 novembre – afferma il sindaco di Latina Matilde Celentano – Sarà per noi un’altra occasione per raccontare Latina anche attraverso l’arte della fotografia. Perché non è cosa di poco conto. Anzi. Come afferma l’architetto Cavallo, quest’arte a Latina è tradizione consolidata, una vocazione del territorio. E lo dimostrano i fatti, con premi assegnati ai nostri fotografi. La fotografia che racconta il territorio, come i Racconti di Sabaudia che si uniscono alla nostra competizione nazionale per fare del capoluogo pontino la capitale italiana della cultura. Un obiettivo diventato comune a molte realtà e istituzioni, abbattendo gli steccati del campanilismo dei comuni e delle province”.
All’iniziativa del 25 novembre a Sabaudia, che avrà luogo alle 16.30 presso l’hotel “Le Palme” , sarà presente, come delegata del Sindaco di Latina, l’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio, che ha seguito il progetto della candidatura di Latina sin dall’inizio: “Parteciperò molto volentieri a questo appuntamento – anticipa Muzio -, ne sono entusiasta, così come sono entusiasta del progetto Latina candidata Capitale Italia della Cultura 2026 e di tutto il fermento che si sta creando attorno a questa sfida avvincente. Stiamo creando, lungo questo meraviglioso viaggio, una rete forte e sinergica tra istituzioni e Comuni, tutti rivolti verso questo grande obiettivo di fare di Latina la capitale italiana della cultura. Latina se lo merita; Latina ha un carattere di unicità che deve essere svelata. E io non mi stancherò mai di dirlo”.
Latina come testimone di quell’Italia ricca e colta di miti e leggende che hanno scritto la storia di luoghi che mescolano ancora oggi magia e realtà in uno scontro continuo di terra, mare e cielo, che celano mille segreti nascosti tra le mura di abbazie, chiese, castelli, roccaforti, giardini mai invecchiati dallo scorrere del tempo.
Latina, che conserva gelosamente dentro di sé il ricordo e la fierezza di una giovane città di fondazione, ma che proietta il suo territorio verso un futuro ecosostenibile, fatto di economia circolare, di upcycling e rispetto per l’ambiente.
Una cultura territoriale che diviene strumento divulgativo di bellezze ambientali e storiche, per raccontare uno dei luoghi più suggestivi d’Italia e potenziare la sua attrattiva culturale anche attraverso il paesaggio.
Una Latina sfumata di rosa guida questa candidatura, dal sindaco alla coordinatrice, dal mito della Maga Circe e della regina Camilla a quello dei nomi delle città: Latina, Pontinia, Sabaudia, Terracina. Un viaggio tra immaginario e realtà, tra passato e futuro da percorrere insieme.
Comunicato Stampa Maria Costici