Altri sei ragazzi (oltre ai dieci già inseriti in altri due progetti) inizieranno a svolgere il servizio civile presso il Museo Ebraico (progetto: Conoscere per Dialogare) e Villa Placitelli (progetto: Fattoria didattica – Prodotti, culture, educazione. Economia del Parco).
Con questi salgono quindi a quattro i progetti di Servizio Civile Nazionale attivati dal Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.
I primi due progetti, infatti, sono iniziati il 12 settembre scorso in due strutture della Regione Lazio presenti a Fondi: “Tra arte e cultura: Palazzo Caetani” che vede l’impiego di sei volontari; e “Dentro il chiostro: passato e futuro nel convento di San Domenico” con l’impiego di quattro volontari.
Soddisfazione viene espressa dal commissario del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, Bruno Marucci, per gli effetti positivi riscontrati finora dal servizio civile: oltre duemila le presenze registrate tra i siti di Palazzo Caetani e il Complesso di San Domenico. I volontari sono impegnati attivamente nel servizio di accoglienza dei visitatori e assistenza agli eventi. E a tal proposito sono stati numerosi gli eventi svolti finora, diversi di richiamo nazionale e regionale.
I due nuovi progetti che partiranno lunedì prossimo 7 novembre, vedranno l’impiego di quattro ragazzi nella struttura del Museo Ebraico di piazza Elio Toaff (già Largo Aurelio Rufo) nel quartiere della Giudea, con ingresso gratuito al pubblico tutti i giorni della settimana, anche nei giorni festivi.
Mentre saranno due i volontari del servizio civile impegnati nel sito di Villa Placitelli di Monte Vago, sempre a Fondi, dove si svolgeranno attività più prettamente ambientali attraverso la predisposizione di sentieri e percorsi naturalistici e l’utilizzo dell’area pic-nic, visitabile durante la settimana.
Il Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi con i quattro progetti di servizio civile potenzierà la capacità di fruizione e di promozione dei quattro importanti e pregevoli siti regionali, ricchi di storia, di valori artistico, culturale, ambientale e religioso.
Museo Ebraico di Fondi
Il Museo Ebraico è nato per valorizzare la Giudea, l’antico quartiere ebraico di Fondi e quella che si presume essere l’antica sinagoga, la cosiddetta “Casa degli spiriti”. L’intento è di recuperare e valorizzare la memoria e le testimonianze della presenza di tale comunità assente dalla città di Fondi da circa 500 anni, che probabilmente si stabilì in zona già dalla tarda antichità e vi restò fino alla metà del 1500 circa. Il Museo Ebraico potrà rappresentare un ulteriore elemento di interesse del territorio e un centro promotore di eventi culturali, di attività didattiche ed altre iniziative, tra cui quelle di sostegno agli studi e alle ricerche storiche nel settore.
Lo spazio espositivo è stato ricavato negli stessi locali della probabile antica sinagoga. Sono state allestite cinque sale, disposte su due piani, arricchite da preziosi tessuti, da arredi in legno di pregio, alcuni dei quali intarsiati a mano. Gli oggetti in mostra consistono in riproduzioni o in manufatti provenienti da varie regioni del mondo e consentono di approfondire diversi aspetti della cultura ebraica.
SALA 1 GLI EBREI. STORIA E CRONOLOGIA. Si ripercorre la storia dell’antico popolo ebraico dalle origini, fino a trattare il tema della presenza ebraica nel centro-sud Italia fino al 1550.
SALA 2 GLI EBREI A FONDI. Si riportano le testimonianze sulla presenza ebraica a Fondi nel medioevo. Si approfondiscono alcuni aspetti della vita quotidiana che caratterizzano la cultura ebraica, come ad esempio le regole dell’alimentazione, le principali festività nonché le tappe significative della vita di un individuo nella società ebraica.
SALA 3 I LUOGHI DI CULTO. In questa sala è stato riprodotto l’ambiente di una sinagoga medievale. I pannelli forniscono notizie sulle sinagoghe medievali e sulla sinagoga di Fondi; sono inoltre esposti e descritti gli oggetti in uso nella liturgia ebraica.
SALA 4 L’ARTE DELLA TESSITURA E LA TECNICA DELLA TINTURA. Viene sottolineata l’importanza di tale attività commerciale nella vita della comunità ebraica, la ricaduta positiva nell’ambito dell’economia, tenendo conto dell‘alto valore artistico di tale mestiere.
SALA 5 ATTIVITÀ IN CAMPO FINANZIARIO DEGLI EBREI DALLE ORIGINI AL 1500 NELL’ITALIA CENTRALE E MERIDIONALE. Anche le attività in campo finanziario sono state gestite e ben sviluppate dalla comunità ebraica stabilita a Fondi. Viene dato spazio anche all’arte medica, un’altra occupazione in cui gli ebrei si distinsero.
Villa Placitelli
Il complesso di “Villa Placitelli” sorge su un’altura di Fondi in un sito di indubbio fascino su cui anticamente era stato innalzato un tempio dedicato a Iside, divenne poi con la diffusione del monachesimo occidentale nel V-VI secolo d.C. un cenobio proto benedettino. I resti delle precedenti epoche furono inglobati entro una Villa con annesso un giardino dal grande patrimonio floristico e caratterizzato da un aranceto.
La Villa è dotata di un Centro Visitatori, una Biblioteca, un’area per attività di apicoltura, ed una fattoria. La tenuta si estende su un’area di circa 25 ettari, comprendente alcuni immobili, alcuni dei quali in corso di recupero funzionale, di impianti produttivi (agrumeto e oliveto).
La Villa è stata in passato già sede di progetti naturalistici. Il contesto nel quale si inserisce il progetto è quello della tutela e salvaguardia dell’ambiente, anche attraverso iniziative e programmi di educazione ambientale, e di sostegno all’attività didattica delle scuole di ogni grado. Il target di riferimento comprende tutti i visitatori e i cittadini, studenti delle scuole di ogni ordine e grado, turisti, operatori del settore, studiosi ed esperti.
Complesso Conventuale san Domenico
Il complesso conventuale di San Domenico sorge ai confini del castrum romano del centro storico di Fondi di cui ingloba le mura. Se ne ha menzione già nel 935 quando la città di Fondi da Ducato divenne Contea. Il Convento con l’annessa chiesa fu donato al Patriarca San Domenico dai Benedettini dell’antica Abbazia di San Magno (6° secolo D.C.) per volere del Conte Ruggiero dell’Aquila che si occupò del primo restauro (XII secolo). Un secondo restauro, risalente al 1466 fu operato dal Conte Onorato Caetani II, a lui si deve anche il restauro dell’annesso chiostro quadrato, con ampio portico a bassi pilastri ottagonali e ad archi ogivali formato da 23 colonne (20 ottagonali e 3 rotonde) che sostengono gli archi della terrazza e che circondano un giardino.
Palazzo Caetani
Il Palazzo Caetani, sito nel centro storico di Fondi, fu eretto, su una struttura romana preesistente dal 1140 dai dell’Aquila, signori Normanni, e successivamente ampliato nel 1299 dal Conte Roffredo Caetani.
Esso costituisce un esempio interessante di conservazione dell’impianto urbanistico antico in un centro a continuità di vita. I resti delle antiche fortificazioni romane devono essere considerati uno dei monumenti caratteristici della città di Fondi, resti di notevole importanza della cortina esterna e interna delle mura in opus incertum sono ancora perfettamente riconoscibili in determinati luoghi del Palazzo Caetani. Ma è senza dubbio nel cinquantennio della signoria del Conte Onorato II Caetani, che il Palazzo visse il suo periodo di massimo splendore.
Palazzo Caetani ha la forma stabile di un quadrilatero con i fabbricati disposti intorno ad un cortile centrale, un impianto così consolidato dalla fine del XV secolo; nel lato sud – orientale il complesso quattrocentesco è delimitato dal tratto della cinta muraria compreso tra Porta Napoli e il fabbricato pertinente alla chiesa, già cattedrale, di S. Pietro. A sud – ovest confina con la cappella del Duomo di San Pietro conosciuta come “Cappellone di S. Onorato”, a nord – ovest con la navata sinistra della medesima chiesa e con la piazza antistante. Il lato nord – est si snoda lungo il tratto interno della via Appia (oggi corso Appio Claudio) compreso tra la piazza di S. Pietro (piazza Duomo) e il mastio che presidia la vecchia Porta de suso, ora Porta Napoli.