L’abolizione del ticket sanitario regionale, a partire dal prossimo gennaio, è una notizia che sicuramente farà piacere a decine di migliaia di famiglie costrette ogni giorno a fare i conti con la crisi economica, permettendo in questo modo un più ampio accesso alle cure con il Servizio sanitario Regionale.
La proposta del taglio, contenuta nel nuovo programma operativo 201672018 della Regione Lazio è stata firmata dai Segretari Regionali di Cgil, Cisl, Uil insieme ai responsabili della sanità regionale e apre, certamente, un capitolo nuovo dopo un periodo piuttosto duro legato al forzoso risanamento dei conti che ha determinato tantissimi problemi specie per le fasce più deboli della popolazione. Secondo le OO.SS. “ ora è indispensabile avviare una seconda fase che guardi con attenzione ai servizi offerti ai cittadini della Regione Lazio che non sono ancora in linea con uno standard di qualità accettabile. Liste d’attesa per i servizi in rapporto con un eccessivo uso dell”intramoenia, rapporto tra sanità pubblica e convenzionata, funzionamento dei pronto soccorso e conseguente ospedalierizzazione, presidii sanitari territoriali, potenziando le case della salute quale alternativa ai ricoveri ospedalieri e qualità del lavoro e delle imprese che attraverso gli appalti svolgono servizi strategici per i cittadini sono la vera scommessa per stabilizzare i conti ed efficientare il sistema.” Cgil, Cisl, Uil hanno richiesto la riapertura del tavolo che a dicembre 2014 ha portato all”abbassamento della pressione fiscale con una rimodulazione più equa dell’Irpef e dell’Irap, dichiarandosi pronti ad aprire una vertenza sulla sanità regionale per incidere realmente sullo status quo oggi denunciato dai cittadini della regione.
Di “ un accordo importante che avrà ricadute significative anche sul nostro territorio “ parla Roberto Cecere Segretario Generale della Cisl di Latina ricordando come alla base della buona politica sanitaria debbano esserci il confronto tra tutte le parti interessate che porti al miglioramento della qualità dei servizi nell’interesse dei cittadini. “ D’altro canto è proprio quello che è emerso dal recente convegno della Cisl di Latina “ Curare bene, curare tutti” che ha visto discutere di sanità pontina la Regione e le istituzioni comunali, la Asl, l’Università, le categorie professionali.
Un incontro dove abbiamo lanciato l’idea di un tavolo comune intorno al quale sedere per cercare di risolvere i problemi sociosanitari della nostra provincia. L’accordo dello scorso 11 novembre tra Regione Lazio e Sindacati Confederali va proprio in quella direzione.”
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