La collaborazione più stretta in materia di difesa è una delle priorità degli stati membri. Se n’è parlato durante la plenaria di novembre 2016. I deputati hanno invitato nuovamente tutti gli stati europei a spendere il 2% del Pil per la difesa. A contribuire a un’accelerazione su questa tematica, il deterioramento della sicurezza globale e i risultati elettorali statunitensi che renderanno gli Stati Uniti più riluttanti a guidare le politiche della NATO. Guarda il video per saperne di più.
“L’obiettivo principale è unire le nostre forze per costruire una difesa solida e cooperativa a livello europeo”, ha spiegato il relatore estone della proposta sull’Unione Europea della Difesa Urmas Paet. Il Parlamento ha votato la risoluzione lo scorso 22 novembre
A livello globale, oggi, le maggiori minacce arrivano dalla Russia, dalle guerre civili in Nord Africa e Medio Oriente, dal terrorismo e dall’immigrazione. Nessuno degli stati membri può accollarsi il peso di queste sfide, che necessitano un passo avanti di cooperazione interna ed esterna a livello comunitario.
Anche l’opinione pubblica è a favore dell’idea. Dai dati di Eurobarometro 85.1, si vede che il 66% dei cittadini europei vorrebbe un maggiore sforzo dell’Unione per le politiche di sicurezza e difesa comuni. Percentuale che sale fino al 79% considerando soltanto i cittadini italiani.
Nella proposta votata dal Parlamento in plenaria, viene suggerito di dedicare il 2% del Pil di ogni paese per la difesa, nell’ottica di creare una forza comune per pianificare e dirigere le operazioni in situazioni di crisi.
E la NATO? – Per quanto riguarda la NATO, i parlamentari hanno richiesto una revisione della Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) per consentire all’Europa di agire in quei casi in cui la NATO non sia disposta a farlo.
Le iniziative non hanno scopo di indebolire la NATO. Al contrario: “La NATO promuove e difendere valori che sono fondamentali anche per l’Europa”, ha ricordato il vicepresidente del Parlamento Ioan Mircea Paşcu durante il dibattito su come migliorare l’attuazione della PSDC.
La relazione sul tema è stata approvata dal Parlamento mercoledì 23 Novembre 2016.
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