Problemi cognitivi, di comunicazione, di movimento, ma anche malattie croniche: sono circa 3 milioni le persone con una qualche forma di disabilità in Italia, spesso costrette a fronteggiare barriere architettoniche e burocratiche, oltre alle difficolta’ stesse dettate dalla loro condizione.
Per promuovere la conoscenza sui tanti ostacoli che ogni giorno si trovano ad affrontare e promuovere il diritto all’inclusione, si celebra oggi, in tutto il mondo, la Giornata internazionale delle Disabilità. L’iniziativa, prevista dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili” adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’ONU, è stata recepita, dieci anni dopo anche dalla Commissione Europea. Tra manifestazioni, convegni ed eventi di vario tipo, tantissime le iniziative previste da Nord a Sud Italia.
In Italia, in particolare, ricorda la Lega del Filo d’Oro, “ci sono circa 1 milione e 700 mila persone con disabilità alla vista o all’udito, di cui oltre 9.850 sono bambini o ragazzi che frequentano la scuola”. La situazione più grave, però, è quella che si trovano ad affrontare le “oltre 189 mila persone sordocieche, che molto spesso vivono una condizione di isolamento perché affette anche da altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico”. Troppo spesso, infatti, vedono negata la possibilità di partecipare attivamente alla vita sociale: per l’86,7% degli adulti sordociechi è un problema insormontabile anche solo uscire di casa, utilizzare i mezzi di trasporto o accedere agli edifici pubblici, come gli ospedali (Studio Istat, 2015). “Il diritto all’inclusione nella società delle persone con disabilità – afferma Rossano Bartoli, segretario della Lega del Filo d’Oro, che da oltre cinquanta anni si prende cura delle persone sordo cieche – potrebbe essere agevolato grazie ad interventi, servizi e ausili che consentirebbero loro di sperimentare condizioni di vita migliori e più partecipazione sociale”.
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