Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha chiuso a Roma i Mediterranean Dialogues. Tre giorni di incontri internazionali ad altissimo livello, promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). Un forum del quale la Rai era media partner dell’evento.
Per il ministro Paolo Gentiloni, “il Mediterraneo non è un guaio, un condensato di crisi da cui, se possibile, stare alla larga”, ma piuttosto “un paradosso geopolitico”. “E’ contemporaneamente la zona del mondo in cui diversi livelli di tensione si stanno intrecciando e al tempo stesso la zona dove, se riusciamo a governarlo, creiamo un contesto che può avere risvolti positivi in tutto il pianeta”, ha detto Gentiloni.
Proprio “mercoledì prossimo assumiamo la presidenza del gruppo Mediterraneo dell’Osce”, ha annunciato il ministro, e in tale contesto l’Italia proverà a “sperimentare” qualche iniziativa nello spirito del “metodo di Helsinki”, ossia di “cercare, nel momento in cui le crisi sono accese, violente, se è possibile avviare in controtendenza una serie di spinte che vadano verso il deconflicting, il riconoscimento reciproco, la definizione di alcune regole comuni”.
Newsletter
[wysija_form id=”1″]