Paolo Gentiloni

Paolo Gentiloni torna a Palazzo Chigi


Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha lasciato il policlinico Gemelli, dove era ricoverato da martedì sera per l’impianto di uno stent. Il premier è tornato subito al lavoro, a conferma dell’ottima ripresa, presiedendo a Palazzo Chigi una riunione del Consiglio dei ministri, iniziata dopo le 12,30 e conclusasi verso le 14.

Le riforme non si fermano – “Approvati oggi i decreti attuativi sulla scuola. Un pacchetto importante, aperto al contributo del Parlamento. Le riforme non si fermano”, ha scritto su Twitter il premier dopo la riunione.

Maria Elena Boschi: oggi terminato iter unioni civili, è legge – “Con i decreti legislativi di oggi terminiamo l’iter delle unioni civili. Era una promessa, ora è una legge”. Lo ha scritto, in un tweet, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, confermando l’approvazione dei decreti attuativi della legge sulle unioni civili. I provvedimenti approvati in Cdm, secondo l’ordine del giorno della riunione diffuso da Palazzo Chigi, contengono “disposizioni per l’adeguamento delle norme dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle previsioni della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonche disposizioni recanti modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento sulla regolamentazione delle unioni civili delle disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti; disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso e adozione di disposizioni di necessario coordinamento; disposizioni di coordinamento in materia penale”. Primo via libera, inoltre, a otto delle nove deleghe della legge Buona Scuola. Secondo quanto riferiscono fonti del Miur, le deleghe riguardano: inclusione scolastica; cultura umanistica; diritto allo studio; formazione iniziale e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado; istruzione professionale; scuole italiane all’estero; sistema integrato di istruzione dalla nascita fino a sei anni; valutazione, certificazione delle competenze ed Esami di Stato. La ministra Valeria Fedeli ha definito le deleghe “una delle parti più innovative della Buona Scuola”. I provvedimenti vanno ora in Conferenza Unificata per l’apposito parere e alle competenti Commissioni parlamentari.

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