Costituito lunedì pomeriggio presso la Sala delle Cerimonie del Comune di Priverno alla presenza del notaio dott. Luigi Bartolomeo il Consorzio “Priverno in rete”.
Sinergia e coesione per favorire il potenziamento dell’attrattività e vivibilità del cento cittadino, questo lo spirito con cui le aziende partecipanti hanno deciso di unirsi e dare vita al Consorzio.
Vision dello stesso sarà quindi, quello di immaginare uno scenario in cui si possano creare reali benefici al sistema economico/sociale del centro urbano di Priverno in termini di incremento delle opportunità, della viabilità e del livello della coesione sociale. Lo sguardo sarà quindi rivolto verso un sistema urbano sempre più in grado di esprimere il proprio potenziale nei settori del commercio, dei servizi , della ricettività e dell’enogastronomia da un punto di vista economico, culturale e sociale.
L’organo di gestione del Consorzio è costituito da un Consiglio direttivo di 5 membri, che sono: Argia Luchetti, Fabrizio Marzullo, Saverio Pomenti e Nadia Scalesse. Presidente del neonato direttivo: Anna Rita Fantozzi.
“Priverno in rete” è una realtà e questo grazie alle imprese che hanno creduto nel progetto NET SHOP PRIVERNO e all’amministrazione comunale che ha aderito con un buon progetto al bando regionale per le strade del commercio. Promuovere nuovi modelli di sviluppo locale attraverso forme che aggregano tanti soggetti in chiave di promotori e portatori di interesse vuol dire attivare un processo di cooperazione potente ed efficace per la riuscita di ogni azione.
Le nostre imprese commerciali costituiscono una delle principali leve per la crescita economica, in particolare di un settore che oggi è depresso e quindi va sostenuto e rivitalizzato. Il pregevole lavoro svolto dall’Assessore Enrica Onorati, in collaborazione con i nostri commercianti e Confcommercio, ha visto pienamente già colto il nostro primo obiettivo: oltre 40 imprese associate che lavoreranno insieme per il loro sviluppo e per lo sviluppo della città.” Così la sindaca Anna Maria Bilancia, evidentemente soddisfatta di questo importante risultato.
A farle eco le parole dell’Assessore Onorati: “Più di 40 imprese locali, unite in un consorzio che ha tutte le caratteristiche per realizzare questo progetto che promuove, sensibilizza, valorizza ed abbellisce il paese. A tutti gli aderenti i migliori auguri per un cammino proficuo e di coesione, siamo il 4° Comune della Regione ad aver avviato questo ambizioso quanto operoso percorso ma il fare rete e lo stare insieme sono le vere sfide che non dobbiamo temere ma anzi accettare e portare avanti per rilanciare il nostro territorio e le meravigliose opportunità che questo può ancora offrirci. La nostra amministrazione e il mio assessorato sono a piena disposizione del gruppo e di tutte le attività che vorranno aderire e confrontarsi con PRIVERNO IN RETE. Un ringraziamento al nostro CAT Confcommercio Lazio Sud per il supporto e la disponibilità di operatori ed uffici, del suo Direttore e del suo Presidente.”
“Stiamo dando seguito, giorno dopo giorno, al nostro progetto di crescita e rilancio delle piccole e medie imprese del nostro territorio– ha commentato il Presidente di Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora-. Con la costituzione del Consorzio, frutto di una fattiva sinergia tra i veri attori dell’economia reale, cuore pulsante delle città, e la classe dirigente, sono convinto si possano raggiungere dei risultati importanti in termini di benefici per i nostri territori. Non si può pensare al rilancio di una città senza tener conto delle tante attività che vi operano. Priverno al pari di altre realtà italiane deve maturare l’idea che il cambiamento è il motore della storia” ha concluso Acampora.
Visibilmente soddisfatto il Direttore Generale Salvatore Di Cecca che ha posto l’accento sulla cultura quale elemento attorno al quale si è costruita l’identità della città pertanto appare strategico per una località come Priverno investire in cultura. “I territori attrattivi e genuinamente accoglienti hanno un più alto tasso di sviluppo e un più alto tasso di opportunità” ha dichiarato Di Cecca. “ Fare sistema significa investire su un territorio, arricchire l’offerta culturale, renderla appetibile, perché è quest’ultima che richiama turismo”.
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