A difesa dei cittadini e delle imprese agricole del Comune di Sabaudia, la Giunta comunale ha deliberato l’adesione dell’Ente alla campagna di sensibilizzazione “NO CETA”, promossa dalla Coldiretti al fine di invitare il Parlamento italiano a non ratificare il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea del 30 ottobre 2016.
La proposta, presentata dalla Federazione Provinciale Coldiretti di Latina, è stata ben accolta dalla Giunta in quanto nel suddetto accordo si evidenzierebbero carenze in tema di tutela del Made in Italy, tra le quali, l’esposizione delle aziende del comparto agro-alimentare italiano a meccanismi di competizione non paritetici, che deriverebbero dalla eliminazione dei dazi doganali e da quelli indiretti derivanti dall’area di libero scambio, tra Canada e U.S.A.; la scarsa tutela dei consumatori in tema di sicurezza degli alimenti, stante il “principio di equivalenza” dei diversi regimi di controlli in materia sanitaria e fitosanitaria; la perdita della conoscenza della provenienza dei prodotti per l’applicazione del principio di “fabbricazione sufficiente”. Altri meccanismi del Trattato, inoltre, vanificherebbero in buona sostanza i vantaggi competitivi della elevata qualità dei prodotti italiani, esponendo inoltre le aziende a competere con multinazionali con differenti costi e regimi di produzione, a discapito del consumatori finali e delle ricadute negative in termini di stimate perdite di posti di lavoro.
“In linea con il mandato elettorale, abbiamo da sempre sostenuto la necessità di tutelare i prodotti della nostra terra e le aziende che in essa operano, anche attraverso campagne di sensibilizzazione come questa – ha commentato l’assessore alle Attività produttive Fabiana Marangoni, promotrice della deliberazione – Le argomentazioni per la non ratifica presentati dalla Coldiretti ci hanno convinto sin dal primo istante, ragion per cui non abbiamo potuto fare a meno di accogliere all’unanimità questa iniziativa che mira a proteggere il Made in Italy e tutto ciò che ruota intorno alla produzione agro-alimentare italiana, una se non la prima tra le più apprezzate al mondo”.
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