Il PE ha sostenuto mercoledì i punti principali della proposta di riforma dell’IVA presentata dalla Commissione e proposto alcuni adeguamenti come la fissazione di un’aliquota massima.
Sono stati messi ai voti due atti legislativi. Il primo mira a facilitare gli scambi, soprattutto per le PMI, nel mercato unico e a ridurre le frodi sull’IVA, mentre il secondo stabilisce un sistema più chiaro di aliquote IVA. Entrambe le misure fanno parte del pacchetto di riforma del sistema IVA.
Secondo alcuni studi, ogni anno i Paesi dell’UE perdono fino a 50 miliardi di euro a causa di frodi transfrontaliere in materia di imposta sul valore aggiunto.
Con queste due votazioni, i deputati hanno sostenuto l’iniziativa della Commissione e proposto di stabilire un’aliquota IVA massima del 25% e introdurre un meccanismo di risoluzione delle controversie, un sistema di notifica automatica delle modifiche alle norme IVA fra i diversi Stati membri e un portale informativo, attraverso il quale ottenere rapidamente informazioni accurate sulle aliquote IVA in tutta l’UE.
La risoluzione sulla semplificazione del sistema IVA è stata approvata con 536 voti a favore, 19 contrari e 110 astenuti. Quella sulle aliquote con 615 a favore, 9 contrari e 43 astensioni. Le proposte di miglioramento saranno ora trasmesse al Consiglio, che avrà il compito di adottare la legislazione, poiché il Parlamento è solo consultato in materia di fiscalità.
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