Marocchinate Gaeta

A Teatro con la Provincia di Latina per le “Marocchinate”


Destinatari dell’iniziativa del 15 e 16 Maggio al Teatro Romano di Minturnae,
sono stati gli studenti degli Istituti Superiori del Golfo di Gaeta, invitati a partecipare a le “Marocchinate – Quello che la storia non racconta”.

Ad aderire all’iniziativa gli studenti dei comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Formia e Gaeta, territorialmente interessati dai tragici eventi rievocati nell’opera teatrale, nell’80° Anniversario dello sfondamento della Linea Gustav.
Lo spettacolo scritto da Simone Cristicchi e Ariele Vincenti, mira, attraverso la potenza espressiva del teatro, a rievocare i fatti più drammatici vissuti dai territori posti lungo la Linea Gustav, all’indomani dello sfondamento dell’ultimo baluardo tedesco. Un racconto potentissimo, ad una sola voce, quella dell’attore Ariele Vincenzo, che dalla prospettiva di pastore, fa rivivere le cinquanta ore di carta bianca, con le quali le truppe del Cef rivendicarono il loro “diritto di preda”.

Il progetto, promosso dalla Provincia di Latina con il patrocinio della Direzione Regionale Musei del Lazio, si inserisce nell’attività dell’Associazione Linea Gustav Fronte Garigliano, da anni impegnata nella diffusione di una nuova coscienza storica del territorio sud pontino. In quest’ottica la Provincia, in occasione dell’Anniversario della Liberazione dai nazisti, ha voluto rendere possibile la partecipazione degli allievi, mettendo a disposizione degli istituti anche il trasporto pubblico.

“ Le Marocchinate, per la brutalità e l’efferatezza dei gesti, furono forse l’evento più drammatico, dove il diritto di saccheggio dei soldati nordafricani del Cef si unì a inaudite violenze.” – dichiara l’Ente – “Per questo motivo è necessario promuoverne la conoscenza, attraverso l’educazione alla storia. Il teatro, per il suo valore educativo, ha il potere di cristallizzare nella memoria il racconto, e la scelta del Teatro Romano dell’Antica Minturnae, per la sua vicinanza al fiume Garigliano, e quindi alla linea Gustav, crea una realtà aumentata, dove storia e luoghi entrano in profonda connessione. Nell’area intorno al Garigliano, non solo si compì la storia, ma anche il sacrificio di centinaia di soldati e civili. Ecco perché è necessario promuovere occasioni per entrare in contatto con il passato in modo più dinamico e diretto, per far attecchire nei cittadini del domani la consapevolezza degli orrori della guerra e il ruolo fondamentale di ognuno di noi nella tutela della pace.”

Comunicato Stampa: Martina Conte


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