Non escludiamo nessuno, la misericordia di Dio arriva a tutti, anche “al più grande peccatore”. Lo ha ricordato papa Francesco, nel corso dell’udienza giubilare in piazza San Pietro, l’ultima dell’Anno santo straordinario dedicato alla misericordia che si chiuderà il 20 novembre. “In questa ultima udienza giubilare del sabato, – ha spiegato Francesco – vorrei presentare un aspetto importante della misericordia: l’inclusione. Dio infatti, nel suo disegno d’amore, non vuole escludere nessuno, ma vuole includere tutti”.
“Quante persone stanche e oppresse incontriamo anche oggi! – ha proseguito il Papa – per la strada, negli uffici pubblici, negli ambulatori medici… Lo sguardo di Gesù si posa su ciascuno di quei volti, anche attraverso i nostri occhi. E il nostro cuore com’è? E’ misericordioso? E il nostro modo di pensare e di agire, è inclusivo? Il Vangelo ci chiama a riconoscere nella storia dell’umanità il disegno di una grande opera di inclusione, che, rispettando pienamente la libertà di ogni persona, di ogni comunità, di ogni popolo, chiama tutti a formare una famiglia di fratelli e sorelle, nella giustizia, nella solidarietà e nella pace, e a far parte della Chiesa, che è il corpo di Cristo”.
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